Soffri di una patologia gastrointestinale e hai la necessità di seguire un regime alimentare particolare?
Quando ti siedi a tavola ti vengono mille dubbi su cosa puoi o non puoi mangiare?
Vorresti telefonare al tuo medico specialista per avere dei chiarimenti ma ci imbarazza contattarlo perché ci sembra di disturbare?
Fortunatamente da oggi possiamo toglierci ogni incertezza senza chiamare il medico.
E’ sufficiente, infatti, avere uno smartphone o un tablet su cui scaricare la neonata APP Che Mangio.
Perché nasce Che Mangio?
Le persone che soffrono di patologie croniche legate all’apparato gastrointestinale sono oggigiorno davvero molte.
Si pensi che soltanto in Italia se ne contano 24 milioni. Un numero senza dubbio elevato.
Le patologie gastrointestinali maggiormente diffuse tra la popolazione senza distinzione di età sono: colon irritabile, gastrite, reflusso gastroesofageo, colite ulcerosa. Non mancano i disturbi al fegato come cirrosi e fegato grasso.
Inoltre tra la popolazione più anziana sono diffusi i disturbi legati a diverticolosi, una patologia presente nel 65% degli ottuagenari.
Per ognuna di queste patologie vi sono alimenti assolutamente sconsigliati o, addirittura, vietati.
Spesso, inoltre, alcuni alimenti non sospetti possono interagire negativamente con le terapie, vanificandone l’azione.
Mi farà male? Quanto ne posso mangiare? Meglio mangiarlo crudo oppure cotto?
Le domande che si affollano nella mente di chi soffre di disturbi gastrointestinali sono innumerevoli.
Come innumerevoli sono i pazienti e le patologie.
Che Mangio nasce, appunto, per aiutare i medici nella gestione dei numerosi pazienti che soffrono di disturbi gastrointestinali, ma anche per assicurare alle persone in cura la pronta risposta alla domanda “che mangio”?
Come funziona Che Mangio?
Innanzi tutto va specificato che dietro l’APP vi sono le menti geniali di due giovani medici AIGO, specialisti in gastroenterologia, il Dott. Claudio Zulli e il Dott. Mariano Sica.
L’applicazione è stata sviluppata con il sostegno scientifico di AIGO.
Il comitato scientifico che ha ideato l’applicazione, ha passato in rassegna le evidenze scientifiche su più di dieci disturbi gastrointestinali al fine di fornire ai pazienti una serie di cibi e bevande “permessi”.
Le persone che utilizzeranno l’applicazione, potranno così consultare in ogni momento un elenco di cibi e bevande che potranno consumare in sicurezza rispetto alla patologia di cui soffrono.
Quindi non più dubbi su cosa cucinare o su cosa ordinare al ristorante, sarà sufficiente entrare nell’applicazione per mangiare con serenità.
L’applicazione ha, inoltre, una sezione contenente anche consigli ed un centinaio di ricette create da nutrizionisti e costantemente aggiornate in linea con i dati inseriti nel profilo del paziente.
Spesso l’alimentazione controllata, infatti, può diventare noiosa e ripetitiva e favorire così gli “sgarri”.
Al contrario, avendo a disposizione nuove ricette, si possono combinare gli alimenti permessi in modo diverso e appetitoso.
Qualcuno penserà di non essere abbastanza tecnologico per poter usufruire di questa utilissima innovazione. Niente paura, l’applicazione Che Mangio è semplice ed intuitiva proprio per essere alla portata di tutti.
Che Mangio, inoltre, è dotata di un sistema di geolocalizzazione che permette al paziente di trovare il medico a lui più vicino e al medico di gestire i pazienti di zona per eventuali studi e progetti.