Il mercato offre una grande varietà di integratori che promettono di accelerare il processo del dimagrimento, ma spesso i risultati non rispecchiano le proprietà decantate.
Se navighiamo in internet con l’intento di trovare una soluzione per dimagrire rischiamo di essere tratti in inganno da notizie false e da pubblicità ingannevoli.
Vediamo nel dettaglio i risultati di alcuni studi clinici che hanno preso in esame integratori a base di Chetoni di Lampone, tè macha, Garcinia Cambogia, caffeina e acqua alcalina.
I chetoni
Sono sostanze chimiche presenti nei lamponi, e disponibili in compresse dimagranti.
Sebbene uno studio su ratti obesi abbia scoperto che i chetoni di lampone ne hanno ridotto la massa grassa lo stesso non avviene nell’uomo.
In un altro studio condotto su 70 adulti sovrappeso sottoposti ad una dieta dimagrante abbinata ad esercizio fisico e ad un integratore (di chetoni di lampone, di caffeina o aglio o placebo) solo 45 persone sono riuscite a completare lo studio e di queste le 27 persone che avevano assunto un integratore hanno perso circa 1,9 kg, rispetto ai 400 gr. persi dalle 18 persone alle quali era stato somministrato il placebo. A causa della bassa percentuale di riuscita questi risultati vanno presi con le pinze.
Un altro studio che prevedeva l’assunzione di un integratore (200 mg/giorno) senza modificare le abitudini alimentari né il programma di allenamento dei partecipanti non ha prodotto risultati soddisfacenti. Inoltre l’integratore ha destato preoccupazioni per possibili effetti tossici sul cuore e sull’apparato riproduttivo.
Meglio preferire il consumo di alimenti che come bacche fresche, kiwi, pesche, uva, mele e rabarbaro che contengono naturalmente i chetoni.
Il Matcha
È un tè verde prodotto dalle foglie della pianta del tè (Camellia sinensis). Prima della raccolta la pianta viene messa all’ombra per alcune settimane per aumentare il contenuto di teina e caffeina.
Nessuno studio fino ad ora ne ha confermato le proprietà dimagranti.
Una ricerca fatta esaminando i risultati di sei studi ha prodotto dati differenti da Paese a Paese. In Giappone sono state riscontrate perdite di peso dai 200 gr. a 3 chili e mezzo mentre in altri Paesi il consumo di tè macha non ha dato alcun risultato.
La Garcinia Cambogia
È una pianta che contiene una grande quantità di Acido Idrossicitrico (HCA).
Negli animali l’HCA interferisce con la normale produzione di acidi grassi, ma nell’uomo ciò non avviene.
Diversi studi condotti su donne e uomini sovrappeso che seguivano una dieta a basso contenuto calorico, con o senza HCA, e altri studi fatti su uomini e donne che non seguivano regimi dietetici non sono stati in grado di dimostrarne le proprietà dimagranti.
La caffeina
Si dice che acceleri il metabolismo e favorisca la perdita di peso. Alcuni studi hanno evidenziato un aumento del tasso metabolico in modo direttamente proporzionale alla quantità di caffeina consumata. Una dose di caffeina di 100 mg, pari a quanto contenuto in un caffè istantaneo, fa aumentare il tasso metabolico di nove calorie all’ora, mentre una dose di 400 mg, pari a quanto contenuto in 2-3 tazze di caffè espresso, fa aumentare il metabolismo di circa 34 calorie all’ora.D’altro canto pur accelerando il tasso metabolico non è stato dimostrato che la caffeina acceleri la perdita di peso, inoltre nelle persone che avevano assunto integratori a base di caffeina sono stati riscontrati effetti collaterali come insonnia, tremore e vertigini
Oggi vanno di moda anche i prodotti alcalinizzanti, come acqua alcalina, le polveri alcalinizzanti, ma non esistono prove scientifiche a supporto dell’acqua alcalina o delle polveri che accelerano la perdita di peso.
Il consiglio degli esperti pertanto è quello di seguire un’alimentazione bilanciata, ricca di fibre e povera di grassi saturi e di muoversi il più possibile.
Fonti:
https://www.webmd.com/vitamins/ai/ingredientmono-1262/raspberry-ketone
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29164883
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23601452
https://www.fasebj.org/doi/abs/10.1096/fasebj.30.1_supplement.1165.1
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26160596
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23235664
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https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1318281
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28587067