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L’intestino pigro: alcuni consigli per combattere la stitichezza

L’intestino pigro: alcuni consigli per combattere la stitichezza

Avere l’intestino pigro è uno dei più fastidiosi disturbi che rallenta pesantemente l’attività intestinale. Sono complici una dieta sbagliata, pessime abitudini di vita, sedentarietà e la predisposizione genetica.

Da una recente indagine effettuata tra gli esperti della Siucp (Società italiana unitaria colonproctologia) è emerso che avere l’intestino pigro colpisce oltre quattro milioni di italiani, con una prevalenza netta di donne. “Ci siamo accorti dalle visite negli ambulatori che la stipsi è sempre di più una malattia “rosa”,” spiega infatti Angelo Stuto, il presidente della Siucp.

 

I consigli per combattere l’intestino pigro

Nella maggior parte dei casi, due sono i validi alleati per combattere il problema della stipsi: avere cura della propria alimentazione e fare un pò di esercizio fisico.

Per quanto riguarda l’alimentazione:

  • è molto importante aggiungere nella propria dieta le fibre: alcune di esse infatti facilitano il movimento intestinale.
  • per stimolare il movimento intestinale può aiutare il consumo al mattino di kiwi, pera matura, crusca o porridge d’avena.
  • Non bisogna trascurare i legumi: meglio i decorticati (più leggeri e salutari comprendono fagioli, in particolare i borlotti, i cannellini, i ceci e le lenticchie) per chi soffre di gonfiore.
  • Bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, che funziona da lassativo naturale perché stimola i movimenti dell’intestino e idrata la massa fecale.
  • Avere almeno cinque porzioni tra frutta e verdura quotidianamente.
  • In alcuni casi è utile un integratore a base di fibre: non irrita l’intestino ma ne riequilibra le funzioni.

Inoltre è importante fare regolare attività fisica almeno due volte alla settimana che stimola e muove l’intestino.

 

Alcune abitudini scorrette: bisogna educare fin da bambini

Anche la Dottoressa Beatrice Salvioli, gastroenterologa in Humanitas, ha parlato di intestino pigro.

La specialista afferma: “La posizione più fisiologica per andare di corpo è quella che si assume quando si utilizzano i bagni alla turca. Stare seduti sul water per molto tempo, infatti, a lungo andare può essere dannoso, perché la forza di gravità spinge sul pavimento pelvico, con il rischio di problemi anche importanti, che vanno dalle emorroidi ai prolassi”. Bisogna quindi evitare di passare molto tempo seduti sul water, come spesso succede quando ci si porta dietro il pc o un libro, e bisogna educare anche i bambini e non avere questa scorretta abitudine.

Infine, Salvioli conclude che bisogna educare, già da bambini, a non vergognarsi se si ha la necessità di andare in bagno. È infatti importante assecondare lo stimolo quando si presenta per evitare che si perda. Il rischio di non ascoltare lo stimolo è quello che trascorrano diversi giorni e che si formino ammassi di feci dure, chiamate fecalomi, che possono causare ragadi, dolori e altre difficoltà che, a lungo termine, portano a stitichezza e ad un rapporto conflittuale con la defecazione.

 

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