Secondo uno studio guidato da Ricardo J.S. Costa, della Monash University di Victoria, l’intensità dell’esercizio fisico è un regolatore chiave del tasso di svuotamento gastrico: con un esercizio di elevata intensità si è riscontrato un maggior disturbo della motilità gastrica.
“La comprensione dell’effetto dell’esercizio fisico prolungato sulla motilità gastrointestinale è importante per stabilire l’adeguato consumo di alimenti e fluidi durante l’esercizio fisico per aiutare a mantenere la concentrazione di glucosio nel sangue e l’idratazione, allo scopo di attenuare la fatica e migliorare le prestazioni fisiche”, ha dichiarato Costa.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato cinque database – PubMed, EBSCO, Web of Science, SPORTSdiscus e Ovid Medline – per riesaminare le pubblicazioni che si sono concentrate sull’impatto dell’esercizio intenso su marcatori di lesioni, motilità e malassorbimento sia in persone sane che in persone con malattie o disturbi gastrointestinali. Sono stati inclusi studi originari di osservazione sul campo e prove di laboratorio raccolti negli ultimi 20 anni.
La scoperta
Il gruppo di Costa ha scoperto che, se l’intensità e la durata dell’esercizio aumentano, si registrano maggiori indici di lesioni intestinali, permeabilità e alterazioni dello svuotamento gastrico e un malassorbimento delle sostanze nutritive.
Le considerazioni
“Nonostante l’esercizio eccessivo comprometta l’integrità e la funzionalità dell’intestino, abbiamo individuato diversi fattori che possono essere controllati e diverse strategie di prevenzione e gestione che possono attenuare e abolire i danni“, ha dichiarato Costa.
Le strategie
Diverse strategie per prevenire o ridurre la gravità degli effetti associati all’esercizio fisico sono:
- Manutenzione dell’idratazione
- Consumo di carboidrati durante l’esercizio
- Non assumere farmaci antinfiammatori (FANS)
- Integrare l’alimentazione con antiossidanti, glutammina, L-arginina, L-citrulina, colostro bovino e probiotici.
La soglia oltre cui si è riscontrato uno stress di esercizio è pari o superiore alle 2 ore consecutive di esercizio fisico intenso indipendentemente dallo stato di forma fisica.
Invece l‘attività fisica a bassa o moderata intensità può essere utile per i pazienti che hanno la sindrome dell’intestino irritabile o malattie infiammatorie intestinali.
Ulteriori ricerche
Ecco perché i ricercatori stanno svolgendo ulteriori ricerche sulle implicazioni di sicurezza e di salute dell’esercizio fisico prolungato in pazienti con malattie e disordini cronici legati all’intestino.
Fonte:
http://onlinelibrary.wiley.com/journal/10.1111/(ISSN)1365-2036