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Pancia in Forma

Come prevenire accumulo di sostanze tossiche nell’intestino dopo le cure farmacologiche

Microbioma intestinale: usati come diagnosi vivente per le infiammazioni intestinali

Abbiamo una relazione simbiotica con i nostri batteri. Senza di loro non potremmo vivere e questi microrganismi hanno una forte influenza sullo stato della nostra salute generale, sia fisica che mentale.

Ma anche loro non potrebbero vivere e crescere senza di noi ed oggi si sta scoprendo che i nostri organismi sono piuttosto abili nel tenere sotto controllo questi nostri fedeli alleati.

La nuova ricerca

In una recente ricerca condotta da scienziati della Duke University School of Medicine di Durham, nel Nord Carolina si è scoperto come il nostro corpo sia in grado di razionare le sostanze nutritive utili ai microrganismi che popolano il nostro intestino.

“Sembra che ci sia un ordine gerarchico naturale tra noi e i batteri, in un certo senso non sorprende che noi, l’ospite, dovremmo tenere in mano più carte”, afferma il co-autore dello studio Lawrence A. David, Ph.D.

Come il nostro organismo controlla l’equilibrio della flora intestinale

Questo contraddice le precedenti idee sul microbioma intestinale umano, che lo consideravano come un ambiente dotato di risorse e possibilità di crescita quasi illimitate.

Anche per i batteri che popolano il nostro intestino vige la legge di sopravvivenza dove i diversi tipi di microrganismi competono per accaparrarsi le risorse vitali necessarie e questo inevitabilmente da origine a precisi equilibri.

La risposta su come il nostro intestino controlli le risorse alimentari destinate alla flora batterica è arrivata dalle feci. I ricercatori hanno analizzato campioni di feci raccolti da numerosi animali e umani. Hanno studiato quelle di zebre, giraffe, elefanti, pecore e cavalli, per citarne solo alcuni.

Il ruolo centrale dell’azoto

I risultati dell’analisi hanno rivelato che è con l’azoto che il nostro intestino tiene a guinzaglio  i batteri che lo popolano: hanno accesso a circa 1 atomo di azoto per ogni 10 atomi di carbonio, a differenza di quanto ottengono i microrganismi che vivono fuori dall’intestino, che invece hanno accesso ad 1 atomo di azoto ogni 4 atomi di carbonio, in media.

“Le nostre scoperte – afferma David – supportano l’idea che ci siamo evoluti in un modo tale da tenere i nostri batteri al guinzaglio lasciandoli affamati di azoto.” Si tratta di un delicato equilibrio che  “spiega anche perché la moderna dieta occidentale potrebbe essere negativa per noi: quando le persone mangiano troppe proteine, inondano d’azoto l’intestino eliminando così la nostra capacità di controllare le comunità microbiche che lo popolano.”

Attenzione a non abusare degli antibiotici

Gli scienziati hanno anche approfondito cosa accade alla nostra flora intestinale quando viene “bombardata” dagli antibiotici: hanno somministrato antibiotici a 10 topi per un periodo di 5 giorni, quindi hanno raccolto campioni di feci analizzandoli su base giornaliera.

I dati hanno dimostrato che, in assenza di batteri che si nutrono di sostanze come il nitrato o il solfato l’intestino va in sovraccumulo e quindi a rischio di maggior sofferenza.

Quando i ricercatori hanno smesso di somministrare antibiotici ai topi in breve tempo l’intestino è tornato a presentare concentrazioni normali di nitrati e solfati.

“Mentre i topi potrebbero essere in grado di recuperare abbastanza facilmente anche dopo un’esposizione aggressiva agli antibiotici e agli altri farmaci che danneggiano la flora intestinale, non è la stessa cosa per gli umani – spiega David – questo anche perché, in parte, i roditori riacquistano determinati batteri mangiandosi le feci l’uno dell’altro. Cosa che probabilmente la gente non vorrà certo fare.”

Come rafforzare il nostro intestino dopo terapie farmacologiche

Sono quindi nuove conferme sull’importanza di prendersi cura del nostro intestino, sopratutto quando viene aggredito da cure farmacologiche che uccidono la nostra flora intestinale. Non solo per ristabilire i normali processi metabolici ma anche per velocizzare la detossificazione da nitriti e solfati che nel frattempo si sono accumulati.

Vi proponiamo una semplice guida per scegliere un buon probiotico che possa essere utile per rafforzare il vostro intestino, sopratutto quando siete sotto cure antibiotiche. Ricordiamo che è sempre importante consultarsi con il proprio medico di base.

Fonti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4991899/
https://elifesciences.org/articles/35987


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