Sembra che la moda oggi non sia solo una prerogativa dell’abbigliamento o dell’acconciatura dei capelli. La “tendenza” riguarda, infatti, anche il modo di alimentarsi.
Vi sono alimenti che vengono addirittura demonizzati ed altri che, secondo le credenze popolari delle diete odierne, sembrano essere la panacea per tutti i mali.
L’AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri), durante il corso annuale dell’associazione, ha dedicato una parte dei lavori proprio a sfatare sette miti errati, ma ormai radicati, riguardanti le diete di “tendenza”.
L’obiettivo dell’AIGO, infatti , è anche quello di contribuire a diffondere una cultura di una sana alimentazione per prevenire le malattie gastrointestinali.
“Mangiare bene” ed in modo sano ci permette, senza dubbio, di evitare malesseri e fastidi che possono sfociare in patologie più gravi e complesse.
I miti da sfatare riguardano:
- il caffè
- il the verde
- il vino
- le erbe contenute negli integratori alimentari
- il glutine
- la mela
- i succhi di frutta
1. Il caffè fa male al fegato
L’affermazione non è corretta, perché un moderato consumo di 2 tazzine al giorno di caffè può dare dei benefici proprio al fegato.
Diversi studi pubblicati sulla rivista scientifica americana Hepatology, hanno dimostrato come un moderato consumo di questa bevanda possa avere degli effetti benefici contro la steatosi epatica, una malattia caratterizzata dall’accumulo di grasso nel fegato.
2. Il the verde è un toccasana
Il the verde è senza dubbio un ottimo antiossidante, ma bisogna comunque fare attenzione al suo consumo, soprattutto se lo si assume all’interno di prodotti e integratori che contengono altre sostanze.
Si sono, infatti, registrati alcuni casi di insufficienza epatica determinati proprio da estratti di the verde.
3. Il vino minaccia il fegato
Il vino, come è noto, ha degli effetti benefici sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari e non solo.
Infatti un consumo moderato di vino ha un potere antiossidante sul fegato grazie al resveratrolo, una sostanza contenuta nell’uva rossa.
4. Le erbe fanno bene
Purtroppo non sempre le erbe sono un aiuto per il nostro organismo. Infatti gli estratti di erbe contenuti negli integratori alimentari possono aggravare i sintomi del colon irritabile.
Sulla rivista scientifica Hepatology sono stati pubblicati degli studi che hanno evidenziato, ad esempio, gli effetti irritanti dell’epigallocatechina-3-gallato (EGCG); si tratta di un composto polifenolico presente anche nel the verde.
5. No al glutine
Viene spontaneo chiedersi perché molte persone, pur non avendo problemi di celiachia, mangino rigorosamente senza glutine.
Il mito che alimenta la moda del “senza glutine” deriva dalla convinzione che una dieta povera di carboidrati che contengono glutine, sia dimagrante.
Il nostro organismo, in assenza di particolari intolleranze, va nutrito con tutto, anche con le fibre contenute nei carboidrati, benefiche proprio per il nostro intestino.
Inoltre il rischio connesso alla scelta di eliminare pasta e pane dall’alimentazione è di compensare la mancanza di questi alimenti con i grassi saturi.
6. Una mela al giorno leva il medico di torno
Un detto popolare che probabilmente aveva un senso quando è stato coniato, ma non certo al giorno d’oggi.
Le mele e le pere contengono zuccheri fermentabili, che hanno un effetto nocivo sulle persone che soffrono della sindrome del colon irritabile.
In questi casi è addirittura consigliabile consumare questi frutti in modo molto ridotto.
7. Succhi di frutta, quali?
I succhi di frutta non sono tutti uguali, dipende tutto dal fruttosio.
Il fruttosio è uno zucchero semplice che, se assunto con frequenza ed abbondanza, ha l’effetto negativo di aumentare gli zuccheri nel fegato.
I succhi di frutta sono ricchi di fruttosio e quindi vanno assunti con moderazione ad eccezione del succo di arance rosse che ha l’effetto di ridurre il grasso nel fegato.
Un mito che, contrariamente a quelli presi in esame, non è da sfatare è la dieta mediterranea presa ad esempio di varietà e completezza.
La dieta mediterranea offre, infatti, un apporto equilibrato dei nutrienti necessari al buon funzionamento del nostro organismo. Vi sono i carboidrati, le verdure ricche di fibre, il pesce, la carne ed una ridotta presenza di grassi, senza dimenticare un buon bicchiere di vino, meglio se rosso.
Fonti:
https://webaigo.it/download/AIGO_161124_cs_epatite_corso_perugia.pdf