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Pancia in Forma

Lassativi utili ma da usare con giudizio

Sono conosciuti fino dai tempi antichi in cui venivano usati per facilitare lo svuotamento intestinale in caso di stitichezza (o stipsi), ma anche per depurare l’organismo e curare il mal di testa. Sono i lassativi, un gruppo di preparati che attraverso meccanismi differenti aiutano l’eliminazione delle feci nei casi di stitichezza.

La stipsi è un disturbo molto frequente che interessa circa il 30% della popolazione con una netta prevalenza nel genere femminile (rapporto donne: uomini = 4:1). Questo disturbo è caratterizzato da:

  • presenza di feci dure e dalla forma irregolare
  • difficoltà nella defecazione, che spesso viene effettuata in maniera incompleta
  • sensazione di tensione addominale
  • frequenza delle evacuazioni inferiore alle tre volte alla settimana
  • necessità di aiutarsi con le dita per espellere le feci

La stitichezza è favorita da alcuni fattori:

  • età avanzata
  • insufficiente assunzione di liquidi (disidratazione),
  • dieta povera di fibre (cereali integrali, frutta e verdura),
  • mancanza di attività fisica,
  • assunzione di alcuni tipi di farmaci (oppioidi, atropina, alcuni antidepressivi, alcuni antipertensivi, farmaci antinfiammatori non steroidei, farmaci antipsicotici e anticonvulsivanti)
  • presenza di disturbi psicologici, in particolare ansia, depressione

Rimedi per la stipsi

Prima di ricorrere a preparati lassativi è raccomandabile correggere e modificare il proprio stile di vita, almeno quando possibile. 

In particolare, è opportuno assumere quotidianamente alimenti ricchi di fibra (come frutta, verdura, pane e pasta integrali, ecc) consumando almeno 30 g al giorno di fibre.

Inoltre, è necessario idratarsi correttamente bevendo almeno 1,5-2 l di liquidi e praticare, se si è in grado, dell’attività fisica costante (basta anche una camminata di almeno 30 minuti a passo sostenuto al giorno). 

E’ poi importante fare il possibile per evacuare quando compare lo stimolo, senza trattenerlo. Le modifiche dello stile di vita e della dieta sono in grado di alleviare la costipazione nella maggior parte dei casi, tuttavia, se il disturbo continua nonostante questi cambiamenti, può essere necessario assumere un lassativo.

I lassativi comuni possono essere acquistati in farmacia, nei supermercati e alcuni tipi anche in erboristeria, senza prescrizione medica.

Questi preparati sono disponibili in diverse forme, come ad esempio

  • liquidi (sciroppi, gocce)
  • compresse
  • bustine
  • marmellata
  • tisane
  • tavolette

In alternativa esistono anche i lassativi rettali, sotto forma di supposte, microclismi e clisteri.

I diversi tipi di lassativi

I lassativi non sono tutti uguali e vengono comunemente distinti in quattro classi principali sulla base del modo in cui funzionano.

Lassativi di massa

Questi preparati assorbono l’acqua e permettono la formazione di una massa maggiore di feci più morbide, stimolando la normale contrazione dei muscoli dell’intestino. Appartengono a questo tipo gli integratori di fibre vegetali, ad esempio le compresse di crusca, i semi di psillio o quelli di lino, oppure altri materiali indigeribili come la metilcellulosa

Poiché assorbono molta acqua, il loro uso deve essere accompagnato dall’assunzione di abbondanti liquidi. Si tratta di lassativi relativamente sicuri dal punto di vista degli effetti negativi, anche se possono condurre, in alcuni casi, a gonfiore addominale, flatulenza e ostruzioni intestinali se non sono assunti con una sufficiente quantità d’acqua.

Lubrificanti o emollienti (olio di vaselina, glicerina)

Disponibili in forma orale o rettale (supposte o clisteri), lubrificano le feci consentendo di andare in bagno senza sforzo. Possono qualche volta provocare diarrea.

Lassativi osmotici 

Sono costituiti da sostanze che, anche se non formano di per sé una grande massa come le fibre, richiamano ugualmente acqua nell’intestino per le loro caratteristiche chimico-fisiche e facilitano il transito intestinale. Fanno parte di questa categoria il lattulosio, il mannitolo e il macrogol. E’ possibile l’insorgenza di gonfiore, crampi intestinali, flatulenza, nausea e diarrea.

Lassativi da contatto (irritanti o stimolanti)

Agiscono sulle cellule nervose dell’intestino, che viene stimolato a contrarsi velocemente, facilitando l’evacuazione. A questo tipo, oltre ad alcune sostanze chimiche sintetiche (bisacodile, sodio picosolfato), appartengono diversi prodotti naturali, tra cui l’olio di ricino, la senna e il rabarbaro. A differenza dei lassativi di massa o osmotici, che impiegano qualche giorno per funzionare, i lassativi stimolanti hanno un effetto molto rapido, circa 6-12 ore. Se usati in modo scorretto o prolungato (oltre 6-10 giorni), però, possono provocare gli effetti negativi più gravi, come squilibrio di elettroliti e stitichezza cronica.

Come scegliere il lassativo

Viene in genere consigliato di iniziare con un lassativo di massa in grado di aumentare il volume delle feci, che raggiunge l’effetto massimo dopo circa 2-3 giorni di assunzione. In caso di feci dure è possibile provare un lassativo lubrificante.

Nel caso in cui le feci dovessero rimanere ancora difficili da espellere potrebbe essere associato o provato in alternativa un lassativo osmotico (l’effetto si manifesta dopo circa 2-3 giorni), avendo cura di bere molto, sia per massimizzarne l’efficacia, sia per evitare il rischio (anche se raro) di blocchi intestinali.

L’uso degli irritanti, il cui effetto è molto più rapido, dovrebbe essere limitato ai casi in cui le feci anche se morbide risultano difficili da espellere. I lassativi da contatto vengono in genere somministrati alla sera, per manifestare l’effetto al mattino dopo.

I lassativi vanno utilizzati per il minimo tempo necessario a risolvere il problema, sospendendoli non appena possibile ed evitandone un uso cronico. Un loro uso scorretto o l’abuso, infatti, possono peggiorare la situazione e provocare problemi che, a seconda del tipo di lassativo utilizzato, possono risultare anche gravi. E’ dunque sempre raccomandabile rivolgersi al proprio medico o al farmacista per scegliere il tipo di lassativo più adatto al proprio caso.

Giornalista professionista e medico, da oltre 30 anni impegnato nella divulgazione scientifica e nell'aggiornamento e formazione dei medici di medicina generale e specialisti

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