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I batteri intestinali possono proteggere dal diabete

I batteri intestinali possono proteggere dal diabete

Un’alta concentrazione di uno specifico metabolita generato dai batteri intestinali, protegge contro il diabete di tipo 2.

Questo è ciò che è emerso da un nuovo studio dell’Università della Finlandia Orientale pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

Lo studio

La ricerca ha confrontato due gruppi che hanno partecipato allo studio di prevenzione del diabete finlandese. All’inizio dello studio, tutti i partecipanti erano in sovrappeso e avevano compromesso la tolleranza del glucosio. I ricercatori hanno esaminato il profilo metabolico di 200 pazienti e le differenze tra i gruppi sono state analizzate mediante analisi metabolomiche non mirate. Gli scienziati non si sono concentrati su alcuni marcatori pre-definiti, in questo modo l’analisi metabolomica ha così consentito di determinare le concentrazioni di diversi metaboliti.

I risultati

Lo studio ha identificato diversi nuovi metaboliti lipidici, le cui elevate concentrazioni sono state associate ad una migliorata resistenza all’insulina e ad un ridotto rischio di diabete. Le concentrazioni di questi metaboliti sono state anche associate a grassi alimentari: minore è la quantità di grassi saturi nella dieta, maggiori sono le concentrazioni di questi metaboliti che sembrano avere un effetto protettivo.

Le considerazioni: batteri intestinali per proteggere dal diabete

Anche studi precedenti avevano collegato i batteri intestinali con il rischio di malattie nelle persone in sovrappeso. I nostri risultati suggeriscono che questi metaboliti possono essere un fattore di mediazione per l’effetto protettivo della dieta e dei batteri intestinali“, afferma Kati Hanhineva dell’Università della Finlandia Orientale.

L’identificazione diretta dei batteri intestinali è un processo complesso, per cui identificare i metaboliti prodotti dai batteri intestinali può essere un metodo più efficace per analizzare il ruolo dei batteri intestinali nella patogenesi del diabete.

Lo studio finlandese per la prevenzione del diabete è stato il primo studio di intervento randomizzato e controllato sullo stile di vita, per dimostrare che nelle persone con alterata tolleranza al glucosio, il diabete di tipo 2 può essere evitato apportando cambiamenti nello stile di vita. I più importanti includono la perdita di peso, esercizio fisico e cambiamenti nella dieta per includere più fibre alimentari e cereali integrali.

Fonti:

Mello V. et all., Indolepropionic acid and novel lipid metabolites are associated with a lower risk of type 2 diabetes in the Finnish Diabetes Prevention Study. Scientific Reports, 2017.

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