Vi siete mai chieste quale sia la “funzione biologica della flatulenza”? Il nostro corpo non fa nulla per caso ed anche per l’aria intestinale tutto funziona secondo precise logiche. Recentemente un team di ricercatori americani ha chiarito ulteriormente questo processo.
Sarà capitato a tutti di mangiare cipolle, cavolo o aglio e poi di essere vittime di flatulenza eccessiva, spesso dall’odore per nulla gradevole.
E’ indubbio che questi alimenti siano preziosi per la nostra dieta, allo stesso modo è altrettando indubbio che questi gas intestinali siano “pestilenziali”.
Da cosa è data la “puzza” della flatulenza intestinale?
L’odore sgradevole dei gas intestinali è dato dall’idrogeno solforato, il composto chimico responsabile dell’aroma tipico dell’uovo marcio e che se inalato a dosi superiori a 700 parti per milione può essere addirittura un gas mortale. Nel caso dell’uomo, per fortuna, un attacco di flatulenza contiene solo da 0,001 a 1 parte per milione di solfuro.
Si tratta comunque di un gas tossico che nel nostro intestino viene prodotto a seguito dei processi digestivi a carico della flora intestinale.
Produzione di energia ed eliminazione di sostanze tossiche nel nostro intestino
Un team di ricercatori della Michigan Medicine ha studiato due specifici meccanismi del nostro intestino: quello che gli permette di produrre nutrimento ed energia, un processo che vede coinvolti trilioni di “batteri amici” presenti nel nostro colon in grado di trasformare le fibre assunte nella nostra dieta prese ad esempio dai cereali integrali e dalle verdure in butirrato fermentato.
Questa sostanza viene poi usata dalle cellule che rivestono il colon per produrre energia e ridurre i livelli di infiammazione generale.
Il secondo meccanismo è la rimozione del solfuro, proprio quel gas “tossico” che viene espulso con la flatulenza.
Due meccanismi concatenati tra loro
Ciò che è emerso da questi studi è che i meccanismi biochimici di produzione di butirrato fermentato e di espulsione del solfuro condividono alcuni percorsi in comune. Il risultato è che il corpo tende sempre a privilegiare prima l’espulsione dei gas tossici che derivano dalla digestione e poi inizia a produrre energia.
Questo conferma l’importanza di una dieta varia ed equilibrata; se da un lato non possiamo fare a meno dei preziosi nutrienti che provengono da alimenti come cipolla, aglio e cavolo: molto importanti anche in ambito preventivo sia di patologie del sistema cardio circolatorio che tumorali, dall’altro lato non possiamo evitare la produzione di gas solfuri.
Il nostro organismo non li gradisce ma è molto bravo ad eliminarli, dobbiamo però fargli trovare anche il giusto quantitativo di fibre per evitare il rischio che, se mal nutrito, dopo essersi sforzato per eliminare i gas il nostro intestini non trovi più fibre utili per produrre energia ed abbassare i suoi livelli di infiammazione.
Fonti:
https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S2451945619303150