Ci sono prove che il microbiota intestinale gioca un ruolo importante nella patogenesi delle malattie del sistema nervoso centrale attraverso l’asse intestino-cervello. Vediamo in che modo potrebbe essere collegato anche al disturbo bipolare.
Il microbiota intestinale e il disturbo bipolare, qual è il legame?
Lo scopo del presente studio è stato quello di analizzare la composizione del microbiota intestinale dei soggetti colpiti da disturbo bipolare (BD) e la sua relazione a infiammazione, lipidi sierici, stress ossidativo, triptofano/ chinurenina, misure antropometriche e parametri della sindrome metabolica.
Inoltre, sono state esplorate le differenze, in termini di diversità e/o abbondanza, nelle comunità microbiche di individui con disturbo bipolare rispetto agli individui sani di controllo.
Disturbo bipolare: di cosa si tratta?
I disturbi dello “spettro bipolare”, consistono in sindromi di interesse psichiatrico sostanzialmente caratterizzate da un’alternanza fra le due condizioni contro-polari dell’attività psichica, il suo eccitamento e al rovescio la sua inibizione, ovvero la “depressione“, unita a nevrosi o a disturbi del pensiero.
Questa disregolazione funzionale si traduce nello sviluppo di alterazioni dell’umore, dei processi ideativi, della motricità e dell’iniziativa comportamentale, in anomalie dei livelli di energia, dell’appetito, del desiderio sessuale, del ciclo-ritmo sonno-veglia.
Esplorare il microbiota intestinale nei pazienti con disturbo bipolare, lo studio
In questo studio trasversale, è stato eseguito il sequenziamento del gene rRNA 16S di campioni di feci da 32 individui con il disturbo bipolare e 10 sani. I parametri di laboratorio hanno incluso marcatori infiammatori, lipidi sierici, chinurenina, stress ossidativo e misure antropometriche, tra i quali l’indice di massa corporea o BMI per determinare l’eventuale obesità.
I risultati
È stata trovata una correlazione negativa tra alfa-diversità microbica e durata della malattia in BD. Inoltre sono stati identificati cladi batterici associati a stato infiammatorio, lipidi sierici, TRP, sintomi depressivi, stress ossidativo, antropometria e sindrome metabolica in soggetti con BD. LEfSe ha identificato il phylum Actinobacteria e la classe Coriobacteria (LDA = come significativamente più abbondante in BD rispetto a HC e Ruminococcaceae e Faecalibacterium come più abbondante in HC rispetto al BD.
Le conclusioni: possibili nuovi approcci terapeutici studiando l’intestino
I risultati attuali suggeriscono che le cause e/o le conseguenze della BD possono anche trovarsi al di fuori del cervello. La ricerca esplorativa del microbiota intestinale nei disturbi affettivi come il disturbo bipolare può identificare cause sottostanti in precedenza sconosciute e offrire nuove ricerche e approcci terapeutici ai disturbi dell’umore.
Fonti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30051546
https://microbioma.it/neuroscienze/disturbo-bipolare-la-causa-potrebbe-essere-nell-intestino/