Sono tante le differenze tra uomo e donna, non solo dal punto di vista anatomico. Un esempio su tutti: la donna fa più cose contemporaneamente con una visione d’insieme generale. Mentre fa i mestieri di casa elabora la lista della spesa, organizza mentalmente gli impegni del giorno successivo e pensa già a cosa dovrà fare appena terminate le faccende domestiche. Per l’uomo è diverso: lui si concentra nello svolgere una sola attività per volta.
Ora, con questo articolo non si vuole sminuire l’uomo ed esaltare la donna ma una recente scoperta ha evidenziato un’ulteriore differenza: i microbi intestinali femminili maturano prima di quelli maschili.
Il microbioma
Il microbioma intestinale umano è un ecosistema microbico complesso che svolge un ruolo importante nella nostra salute. Ad esempio, questi microbi – batteri, virus, funghi – aiutano:
- a regolare il metabolismo
- respingere le infezioni
- produrre vitamine essenziali
- scomporre le fibre alimentari
- essere biomarcatori di salute e malattie.
Un recente studio condotto da ricercatori della University of California San Diego School of Medicine, della San Diego State University e del Max Planck Institute for Developmental Biology ha scoperto che l‘età e il sesso di un individuo influenzano fortemente la diversità batterica del microbioma intestinale.
Le giovani donne mostrano una maggiore biodiversità
La giovane età è positivamente associata alla diversità batterica intestinale negli uomini e nelle donne, ma le giovani donne mostrano una maggiore biodiversità rispetto ai giovani.
Una maggiore diversità microbica nell’intestino femminile può essere associata agli ormoni sessuali. “I nostri risultati suggeriscono che, poiché le ragazze attraversano la pubertà prima dei ragazzi, il microbioma degli uomini potrebbe aver bisogno di tempo per recuperare il ritardo“, ha detto Thackray, membro di facoltà del Center for Microbiome Innovation presso UC San Diego.
Lo studio suggerisce che il il microbioma intestinale umano continua a diversificarsi fino all’età di circa 40 anni.
Fonti: