fbpx
Scopri il tuo secondo cervello

Il microbiota intestinale cambia tra le persone sane e quelle affette da malattie infiammatorie

Il microbiota intestinale cambia tra le persone sane e quelle affette da malattie infiammatorie

Secondo i risultati di uno studio pubblicato in “Nature Microbiology” i pazienti con malattia intestinale infiammatoria hanno maggiori probabilità di avere cambiamenti sostanziali nella composizione della comunità di microbi nel loro intestino rispetto alle persone sane.

Questo è ciò che emerge da una ricerca effettuata da una squadra di scienziati provenienti da Svezia, Spagna, Germania e Stati Uniti. Janet Jansson, del Dipartimento dell’Energia Pacific Northwest National Laboratory, scrive: Sappiamo che ci sono alcuni microbi benefici che sono più bassi in persone con malattie infiammatorie intestinali. Spesso le differenze sono  sostanziali e, i nostri ultimi risultati, mostrano che i pazienti affetti da questa condizione hanno anche un microbioma intestinale molto meno stabile di persone sane”.

Gli scienziati hanno appreso che esistono importanti  differenze di batteri e di altri microbi, che costituiscono il microbioma intestinale, nei pazienti affetti da IBD (inflammatory bowel disease- Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, comprendono la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa) rispetto ad individui sani.

Cos’è L’IBD?

L’ IBD comprende un gruppo di malattie in cui il sistema immunitario del corpo attacca i microbi nell’intestino, causando infiammazioni croniche nel tratto digestivo  provocando sintomi quali la diarrea, il dolore addominale e altri sintomi sgradevoli e talvolta pericolosi per la vita. Molti pazienti hanno periodi in cui la condizione causa problemi minori, poi può acutizzarsi e diventare più grave.

È importante sapere non solo quali microbi sono presenti, ma anche capire come la comunità microbica cambia quando i sintomi dei pazienti migliorano o peggiorano nel tempo“, ha affermato l’autore Colin Brislawn, uno scienziato PNNL che ha contribuito all’analisi statistica. “Abbiamo esplorato la natura dinamica della malattia in correlazione alla natura dinamica del microbioma dell’intestino umano”.

La scoperta

Il team ha scoperto che nelle persone sane, la comunità microbica dell’intestino è molto più “coerente” nel tempo rispetto ai pazienti con IBD. Questi ultimi infatti hanno spostamenti radicali nei loro microbiomi, con alcuni batteri scomparsi quasi completamente. In alcuni pazienti affetti da IBD, più di metà del loro microbioma è stato modificato con altri microbi in pochi mesi. Le più grandi oscillazioni sono state osservate in pazienti con Morbo di  Crohn in cui sono stati riscontrati meno microbi benefici e con maggiori probabilità di trasportare batteri come Enterobacteriaceae e E. coli.

Per fare lo studio, il gastroenterologo Jonas Halfvarson dell’Università di Örebro in Svezia e i suoi colleghi hanno studiato 137 persone per due anni. I partecipanti includevano  pazienti con colite ulcerosa, Morbo di Crohn e pazienti  sani. I medici hanno prelevato campioni fecali dai pazienti ogni tre mesi per un massimo di due anni e hanno monitorato i sintomi dei pazienti. Sono stati raccolti complessivamente 683 campioni analizzati con  la tecnologia di sequenziamento genetico per identificare i microbi.

Gli scienziati hanno anche notato che i farmaci per curare la malattia possono influenzare il microbioma:  i pazienti che avevano preso gli steroidi come parte del trattamento avevano infatti più “fluttuazioni” nel loro microbioma rispetto ai pazienti che non lo avevano assunto.

Nel futuro

Gli scienziati dicono che i risultati potrebbero un giorno contribuire alla diagnosi precoce, e permettere ai medici di seguire il corso della malattia e monitorare l’efficacia del farmaco nei pazienti.

In ultima analisi, la manipolazione del microbioma, volta a imitare la situazione ed il flusso in individui sani, potrebbe diventare una strategia di trattamento efficace per mantenere i pazienti affetti da IBD in remissione, soprattutto se si possono evitare immunosoppressori come i corticosteroidi” ha specificato la Jansson.

 

Fonti:

DOE/Pacific Northwest National Laboratory  

http://www.pnnl.gov/news/release.aspx?id=4350

Halfvarson J. et all., Dynamics of the human gut microbiome in inflammatory bowel disease. Nature Microbiology, 2017. 

Le immagini pubblicate nel sito sono tratte da Google Image e Pexels.com selezionando esclusivamente quelle per cui è indicato esplicitamente l'assenza di diritti o la solo richiesta di Credit. Per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all'indirizzo info@novalbit.com perché vengano immediatamente rimossi.