Spesso capita di sentirci particolarmente stanchi e assonnati dopo aver mangiato e vorremmo fare una piccola “siesta”. Ma perchè accade?
Ci possono essere diversi motivi, vediamo i principali:
Il ruolo chiave dell’insulina
L’insulina, l’ormone che regola lo stimolo della fame, l’accrescimento muscolare e l’accumulo di grassi nonché il rifornimento energetico delle cellule, è fondamentale in questo processo.
Dopo un pasto infatti il meccanismo della digestione stimola la secrezione di insulina che rallenta il metabolismo per concentrare la maggior parte delle energie nella digestione e nello stoccaggio dei grassi. Questo determina un senso di stanchezza e spossatezza.
L’assunzione di alcuni nutrienti
Secondo il responsabile del Servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica per la Donna, presso il Policlinico universitario di Cagliari, il dott. Costantino Motzo, dal punto di vista alimentare, stanchezza e sonnolenza dopo i pasti sono dovuti fondamentalmente a due cause:
- una carenza di sali minerali,
- un eccesso di carboidrati
Cause patologiche
Alla base di una stanchezza “cronica” dopo il pasto potrebbero esserci delle cause più serie, legate a diverse patologie.
- Epatite: quando il fegato rallenta il suo funzionamento, rallenta anche il sistema digestivo
- carenza di acido folico (una forma di anemia causata dai bassi livelli di vitamina B9), così come una carenza di ferro possono influenzare il corretto funzionamento del fegato.
- Apnee ostruttive del sonno
- Ipotiroidismo un’insufficiente azione degli ormoni tiroidei a livello tissutale che determina un rallentamento di tutti i processi metabolici.
- Sindrome metabolica determinata dalla presenza di tre condizioni: diabete, pressione alta e obesità.
Ecco alcuni suggerimenti per sentirsi meglio e facilitare il processo digestivo
Fai una colazione sana e completa
Non saltare mai la prima colazione: il primo pasto della giornata determina i tuoi livelli di energia per tutto il giorno e allontana la tentazione di mangiare alimenti “nocivi” all’ora di pranzo.
Meglio optare per pane e cereali integrali, frutta e yogurt.
All’ora di pranzo scegli gli alimenti giusti
Per quanto possano essere deliziosi, alimenti come focaccine, torte, muffin e croissant, così come pasta e riso raffinati, inducono il tanto indesiderato crollo fisico post pranzo e, anziché sostenerlo, privano il corpo di energie.
Se vuoi sentirti in forma opta per un pranzo a base di carboidrati complessi e ingredienti ricchi di proteine. Scegli un pasto composto principalmente da verdure e accompagnale con cereali integrali e proteine. Grazie ai seguenti alimenti, i tuoi pasti ti garantiranno un pieno di energie:
- Germogli, fagiolini, lattuga, foglie di senape, radicchio, cavolo cinese, alghe, verza, funghi, ravanelli, sedano, avocado, cetrioli, broccoli, cavolfiore, peperoni, zucca, zucchine, germogli di bambù, cipolle, pomodori, carciofi, carote, castagne d’acqua ecc.
- Pane, riso, pasta e cracker integrali, bulgur, quinoa ecc.;
- Ceci, uova, petto di pollo e di tacchino, tonno, tofu ecc.
Riduci le porzioni
Digerire un pasto abbondante richiede un ampio sforzo, quindi causa un maggiore senso di torpore. Anziché mangiare abbondantemente, fai diversi piccoli pasti lungo l’intero arco della giornata. Compensa un pranzo poco abbondante con uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio per soddisfare correttamente il tuo fabbisogno calorico quotidiano. Quando si pianificano numerosi piccoli pasti in sostituzione di un unico pranzo abbondante è bene non rimanere mai più di 3 ore senza mangiare.
Scegli degli spuntini sani
A metà pomeriggio è importante scegliere degli alimenti che, anziché richiedere uno sforzo energetico, siano in grado di rilasciare energia. Resisti alla tentazione di uno snack al cioccolato, ma scegli invece un frutto, una manciata di mandorle o qualche cracker accompagnato da formaggio magro.
Limita gli alcolici
Ricordiamo inoltre che l’assunzione di alcolici affatica il fegato. Questo, per tentare di trasformare l’alcol produce ammoniaca causando sonnolenza diurna. Infatti, è stato dimostrato da studi scientifici che c’è una relazione diretta tra l’ammoniemia, quantità di ammoniaca nel sangue e il sonno: troppa ammoniaca incide sulla sonnolenza diurna e modifica la qualità del sonno.
Fonti
https://www.webmd.com/balance/features/afternoon-energy-boosters