L’assunzione sistematica di probiotici potrebbe essere l’arma più efficace nel prevenire il cancro al colon.
Ecco ciò che è emerso secondo lo studio coordinato dal dottor James Versalovic, professore di patologia e immunologia del Baylor College of Medicine di Houston e pubblicato sul The American Journal of Pathology .
Il cancro del colon-retto: quali sono i fattori che ne aumentano i rischi?
Sono molte le cause che concorrono a determinare l’aumento del rischio di cancro del colon-retto. Tra queste troviamo:
- alimentazione: dimostrato che una dieta ad alto contenuto di calorie, ricca di grassi animali e povera di fibre è associata a un aumento dei tumori intestinali;
- genetica: possibile ereditare il rischio di ammalarsi di tumore del colon-retto se nella famiglia d’origine si sono manifestate alcune malattie che predispongono alla formazione di tumori intestinali.
- fattori non ereditari: come l’età e le malattie infiammatorie croniche intestinali.
Inoltre oggi si conosce che, nello sviluppo del cancro del colon-retto, gioca un ruolo chiave anche la flora batterica intestinale.
Lactobacillus reuteri: il lattobacillo che previene il cancro al colon
Lo studio ha valutato l’efficacia di alcuni fermenti lattici nella prevenzione del cancro al colon, in particolare è stato testato il Lactobacillus reuteri, che sembra essere collegato con la prevenzione del cancro al colon.
Il ruolo del Lactobacillus reuteri
Nello studio, condotto su modello animale, si è potuto notare come la riduzione di un enzima chiamato istidina decarbossilasi (HDC) può portare al cancro del colon retto. Il probiotico lactobacillus reuteri però può aiutare l’organismo a produrre più HDC grazie a una migliore conversione della L-istidina a istamina.
Lo studio: questo probiotico è in grado di inibire la formazione del cancro al colon?
Lo scopo dello studio è stato quello di testare se il probiotico Lactobacillus reuteri potesse essere davvero in grado di inibire la formazione del cancro al colon. Nei topi che presentavano una mancanza di HDC è stato somministrato tale probiotico, mentre al gruppo di controllo è stato dato del normale placebo. Il lattobacillo è stato fatto assumere sia ai topi non affetti da tumore che quelli a cui è stato indotto il cancro.
I risultati
Dopo 15 settimane, dai risultati è emerso che L. Reuteri è stato in grado di stimolare la produzione di HDC e aumentare i livelli di istamina. Inoltre chi aveva assunto il probiotico presentava tumori di dimensioni nettamente inferiori, ma questo valeva solo se il ceppo era attivo. Non è stato registrato nessun effetto nei fermenti inattivati, ossia quelli che non hanno un’attività HDC.
Le considerazioni
“I nostri risultati suggeriscono un ruolo significativo per l’istamina nella soppressione dell’infiammazione intestinale cronica e della tumorigenesi del colon-retto. Abbiamo anche dimostrato che le cellule, sia microbiche che mammiferi, possono condividere metaboliti o composti chimici che insieme promuovono la salute umana e impediscono la malattia” spiega Versalovic.
Le conclusioni e nel futuro
I risultati suggeriscono che l’alterazione del microbioma intestinale con i probiotici potrebbe diventare in un vicino futuro una nuova strategia preventiva o terapeutica per i pazienti a rischio di tumore del colon- retto associato a malattie infiammatorie intestinali (IBD).
Fonte:
https://www.sciencedaily.com/releases/2017/09/170913084437.htm