fbpx
Alimentazione

Celiachia, un disturbo poco conosciuto da non sottovalutare

Può manifestarsi nei modi più disparati, da una diarrea profusa con dolori addominali, al mal di testa, a uno stato di stanchezza, al mancato accrescimento nei bambini, fino alla perdita dello smalto dei denti, a lesioni della pelle e a sintomi psicologici

Ma la causa è sempre la stessa: l’ingestione di cibi contenenti il glutine, una proteina presente nei tre cereali grano, orzo e segale.  

Si tratta della celiachia o malattia celiaca, una malattia infiammatoria dell’intestino mediata dall’attivazione del sistema immunitario che si scatena, in persone geneticamente predisposte, dopo avere mangiato alimenti contenenti glutine. 

La celiachia in sostanza è un’intolleranza permanente al glutine, nella quale le cellule del sistema immunitario attaccano la mucosa del duodeno, arrivando gradualmente a distruggere i villi intestinali che sono le strutture responsabili dell’assorbimento di nutrienti e minerali. Questo danno determina, nei casi più gravi, una sindrome da malassorbimento e uno stato di malnutrizione.

I principali alimenti contenenti il glutine sono molti, tra cui:

  • pasta, pizza, pane, crackers, grissini;
  • torte, snacks;
  • cereali per la prima colazione;
  • carne e pesce impanati;
  • birra prodotta dalla fermentazione dell’orzo.

Il glutine, tuttavia, è aggiunto anche a molti alimenti come additivo durante la lavorazione industriale dei cibi, come: salse; piatti pronti; gelati e alcuni tipi di yogurt.  

Quanto è diffusa la malattia celiaca

Secondo le stime epidemiologiche, in Italia la celiachia interessa circa l’1% della popolazione generale a livello globale, soprattutto di sesso femminile che è colpito più del doppio rispetto a quello maschile e può insorgere a qualsiasi età. I celiaci dovrebbero quindi essere nel nostro paese circa 600.000, ma in realtà i casi accertati, cioè diagnosticati, sono poco oltre i 200.000. Proprio a causa della grande eterogeneità della sintomatologia, che può essere molto sfumata, molte persone non sanno di soffrire di questa malattia e continuano a mangiare alimenti con glutine, rischiando di andare incontro a complicazioni che a lungo termine possono portare in alcuni casi allo sviluppo di certi tipi di tumore e all’atrofia della milza.

Quali sono allora i sintomi della celiachia? Nella forma classica, il sintomo più frequente è la diarrea, causata dall’impossibilità dell’organismo di assorbire adeguatamente le sostanze nutrienti.

Altri disturbi comuni sono:

  • gonfiore e dolore alla pancia;
  • perdita di peso;
  • rallentamento della crescita nei bambini.

Questa modalità di presentazione è, tuttavia, sempre meno frequente, mentre stanno aumentando i casi cosiddetti atipici, in cui i sintomi della malattia sono molto vari e comprendono:

  • stanchezza e affaticamento, dovuti a un’anemia da mancanza di ferro o di folati a causa di un cattivo assorbimento intestinale;
  • perdita dei capelli (alopecia);
  • ulcere e lesioni nella bocca (aftosi orale ricorrente);
  • perdita dello smalto dei denti;
  • vomito;
  • disturbi del ciclo mestruale;
  • ridotta statura;
  • infertilità;
  • disturbi della gravidanza;
  • riduzione della massa ossea (osteopenia, osteoporosi);
  • formicolio e intorpidimento delle mani e dei piedi;
  • mancanza di coordinazione muscolare (atassia);
  • eruzione di vescicole e bolle cutanee pruriginose (dermatite erpetiforme da glutine);

Gli esami diagnostici

La diagnosi di celiachia si basa su esami del sangue e sulla biopsia intestinale.

L’analisi del sangue serve per determinare la presenza di alcuni particolari anticorpi (detti anti-endomisio e anti-transglutaminasi) che nelle persone predisposte geneticamente vengono prodotti dal sistema immunitario perché il glutine viene percepito dall’organismo come una sostanza estranea e pericolosa.

Se si riscontra la presenza di questi anticorpi nel sangue bisogna sottoporsi a una biopsia intestinale, eseguita tramite un endoscopio inserito dalla bocca. Questo esame permette di verificare se i villi intestinali siano danneggiati o addirittura assenti. Nei bambini in alcuni casi è possibile accertare la celiachia senza ricorrere alla biopsia intestinale.

Come si cura la celiachia

L’unica cura disponibile al momento è una dieta rigorosamente priva di glutine (gluten-free) che deve essere condotta per tutta la vita. Anche una piccola quantità di glutine, come ad esempio quella contenuta in un cucchiaio di pasta o in una mollica di pane, può infatti provocare disturbi intestinali molto sgradevoli. 

Per evitare squilibri nutrizionali, la dieta deve essere varia e ciò è possibile da una parte perché il glutine è naturalmente assente in alcuni alimenti come la carne, il pesce, le uova, gli ortaggi, la frutta e la verdura e dall’altra, grazie all’aumentata presenza sul mercato di alimenti senza glutine, formulati appositamente per le persone celiache e rimborsati dal sistema sanitario nazionale.

Necessità di una maggiore informazione su questo disturbo

Considerata la variabilità dei sintomi della celiachia e le sue possibili complicazioni, è importante diffondere informazioni su questo disturbo molto spesso non riconosciuto. L’Associazione Italiana Celiachia (www.celiachia.it) fornisce informazioni dettagliate sul disturbo a chi voglia approfondire questa tematica e ai pazienti. 

Sono molte, comunque, le iniziative portate avanti per fare conoscere questo disturbo e molte altre sono in corso. Tra queste in particolare vale la pena riportare il progetto di formazione, informazione e sensibilizzazione “Conoscere e riconoscere la celiachia a scuola”, realizzato dalla partnership tra Regione Liguria, Ospedale Gianna Gaslini di Genova (Gastroenterologia Pediatrica ed Endoscopia Digestiva diretta dal dottor Paolo Gandullia), l’Università degli studi di Genova (Clinica Pediatrica DINOGMI, Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze materno-infantili diretta dal professor Mohamad Maghnie) e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur).

Dal mese di ottobre 2021 a febbraio 2022 centoventimila alunni – che frequentano le oltre ottocento scuole elementari, medie e superiori (primarie e secondarie) della Liguria – più i relativi docenti e genitori, sono coinvolti in una serie di iniziative dedicate alla celiachia: il materiale formativo è già disponibile sul sito Internet dell’IRCCS G. Gaslini www.gaslini.org. Si tratta di un questionario scolastico informativo per gli studenti, utile per contribuire a conoscere e riconoscere questa intolleranza alimentare anche per le loro rispettive famiglie.

Gli alunni potranno compilare anonimamente il questionario, utilizzando le informazioni contenute in un video tutorial divulgativo sulla celiachia realizzato dall’Università di Genova, utile anche a genitori e docenti per gestire le possibili situazioni di difficoltà, a scuola e a casa. E’ stato poi anche redatto un decalogo con le informazioni per affrontare il possibile sospetto di intolleranza.

L’obiettivo principale di questa iniziativa è sensibilizzare la popolazione ligure, attraverso la scuola, alla prevenzione della malattia fin dall’infanzia, per evitare i possibili danni legati ad una sottostima del fenomeno”, ha detto Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria ed Assessore alla Sanità. Un’iniziativa che potrebbe essere presa a modello anche in altre realtà regionali per migliorare la conoscenza di questa malattia.

Fonti:

Istituto superiore di sanità. Celiachia. https://www.issalute.it/index.php/saluteaz-saz/c/502-celiachia

Ministero della Salute. Celiachia. https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=1461&area=Salute%20donna&menu=patologie

Logan K, Perkin MR, Marrs T, et al. Early Gluten Introduction and Celiac Disease in the EAT Study A Prespecified Analysis of the EAT Randomized Clinical Trial. JAMA Pediatr. 2020;174(11):1041-1047.

www.gaslini.org/comunicati-stampa/da-ottobre-ottocento-scuole-a-lezione-di-celiachia-la-liguria-riparte-dalla-tutela-della-salute-infantile/

Giornalista professionista e medico, da oltre 30 anni impegnato nella divulgazione scientifica e nell'aggiornamento e formazione dei medici di medicina generale e specialisti

Le immagini pubblicate nel sito sono tratte da Google Image e Pexels.com selezionando esclusivamente quelle per cui è indicato esplicitamente l'assenza di diritti o la solo richiesta di Credit. Per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun contrassegno del copyright) e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all'indirizzo info@novalbit.com perché vengano immediatamente rimossi.