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Malattia infiammatoria intestinale

La diarrea accompagnata da dolori addominali, una comune condizione spesso dovuta a semplice disbiosi intestinale, se persiste, potrebbe essere sintomo di patologie più serie come le malattie infiammatorie intestinali.

Esse comprendono il Morbo di Crohn e la colite ulcerosa.

Cause

Può essere difficile distinguerle poiché condividono alcune caratteristiche, per questo è importante una corretta diagnosi differenziale.

L’infiammazione è causata da una risposta immunitaria cellulo-mediata della mucosa gastrointestinale, ma non si sa cosa la generi.

Si sospetta che la normale flora intestinale inneschi un’anomala reazione immunitaria nei pazienti con una predisposizione genetica multifattoriale, che probabilmente implica un’alterazione delle barriere epiteliali.

Non si sono evidenziate correlazioni con fattori ambientali, alimentari o infettivi.

Morbo di Crohn

Il Morbo di Crohn è una patologia infiammatoria che presenta ascessi criptici (nelle cripte di Lieberkuhn, ghiandole dell’intestino tenue e crasso) che progrediscono in piccole ulcere aftoidi focali. Queste lesioni possono evolvere in ulcere profonde con edema della mucosa, che conferisce il tipico aspetto acciottolato dell’intestino, dato dal sollevamento della mucosa sana.

Gli ascessi sono frequenti e le fistole possono penetrare nelle strutture vicine, comprese le altre anse intestinali, vescica e muscolo psoas e interessano il 25-33% dei pazienti.

La malattia di Crohn può insorgere con sintomatologia lieve e progredire, oppure può avere un esordio in una forma acuta.

I sintomi sono:

  • dolore addominale;
  • diarrea;
  • stitichezza;
  • perdita di peso;
  • sangue nelle feci (raro).

La diffusione dell’infiammazione provoca linfedema e ispessimento della parete intestinale e del mesentere, i linfonodi mesenterici aumentano di volume. L’infiammazione estesa provoca ipertrofia muscolare, fibrosi e stenosi (restringimento del lume intestinale) che può portare a occlusione intestinale.

Fra le complicanze della malattia di Crohn si annovera il megacolon tossico, si presenta raramente, si tratta di una dilatazione del colon che richiede un intervento chirurgico.

Aree interessate:

  • nel 35% dei casi coinvolge solo l’ileo (ileite);
  • nel 45% dei casi coinvolge ileo e colon (ileocolite), soprattutto lato destro del colon;
  • nel 20% dei casi coinvolge solo il colon (colite granulomatosa) a differenza della colite ulcerosa che coinvolge colon e retto.

Classificazione

La malattia di Crohn è classificata in 3 modelli:

  • a prevalenza infiammatoria che spesso evolve nei due modelli successivi;
  • a prevalenza stenosante o ostruttiva;
  • a prevalenza penetrante o fistolizzante.

Colite ulcerosa

La colite ulcerosa ha origine nel retto e può restare localizzata o diffondersi in prossimità fino a interessare l’intero colon.

Lo stato infiammatorio colpisce di solito la mucosa e la sottomucosa.

Nelle fasi iniziali della malattia la mucosa appare eritematosa e spesso presenta aree irregolari emorragiche, mentre la malattia grave può interessare anche il tessuto muscolare ed essere caratterizzata da vaste ulcerazioni con essudato purulento, ma non presenta fistole e ascessi.

Le forme particolarmente gravi possono evolvere in coliti tossiche che si presentano con improvvise e violente scariche di diarrea, febbre 40° C e dolori addominali. Queste vanno assolutamente evitate e sono emergenze mediche.

I sintomi sono:

  • diarrea;
  • sangue nelle feci;
  • sensazione di svuotamento incompleto.

Si alternano fasi asintomatiche ad attacchi di diarrea ematica di varia intensità.

Entrambe le patologie aumentano il rischio di tumore del colon-retto, rispettivamente del 23% nel caso del morbo di Crohn e del 43% nel caso della colite ulcerosa.

Manifestazioni extraintestinali

Le malattie infiammatorie intestinali possono colpire anche altri organi e si classificano in 3 forme:

  1. disturbi che aumentano o diminuiscono con le riacutizzazioni della patologia cronica intestinale (artrite periferica, episclerite, stomatite aftosa, eritema nodoso).
  1. disturbi apparentemente indipendenti dalle riacutizzazioni della malattia che invece sono associati alla patologia intestinale (spondilite anchilosante, sacroileite, uveite, pioderma gangrenoso, colangite sclerosante primitiva).
  1. patologie che insorgono in conseguenza alla alterazione fisiologica intestinale (stati di malassorbimento che possono causare carenze di vitamine liposolubili, vitamina B12 e Sali minerali e conseguentemente anemia, ipocalcemia, ipomagnesiemia, disturbi della coagulazione e demineralizzazione ossea e calcolosi renale).

Terapie

Acido 5-aminosalicilico (5-ASA, Mesalazina)

Blocca la formazione di prostaglandine e leucotrieni interrompendo la cascata infiammatoria. Poiche è attivo solo all’interno del lume intestinale ed è assorbito rapidamente nel tenue deve essere formulato con un rilascio ritardato per poter agire.

Corticosteroidi

  • Idrocortisone EV, metilprednisolone, prednisone, prednisolone) sono utili nelle riacutizzazioni della malattia ma non nel mantenimento. Gli effetti collaterali sono: iperglicemia, ipertensione, insonnia, iperattività con episodi psicotici.
  • Clismi o schiume di idrocortisone nelle proctiti e nella patologia del colon sinistro.
  • Budesonide impiegato per le forme meno gravi ed efficace nel mantenimento.

Farmaci immunomodulatori

  • Azatioprina e 6-mercaptopurina (suo metabolita) inibiscono la funzione delle cellule T fino a indurne l’apoptosi (morte cellulare). Sono efficaci a lungo termine e possono ridurre l’uso dei corticosteroidi. Possono dare nausea, vomito e malessere e occorre prestare attenzione alla conta dei globuli bianchi per evitare mielosoppressione;
  • Metotrexato è usato per pazienti refrattari ai corticosteroidi e per i quali l’azatioprina sia risultata inefficace. Gli effetti collaterali sono nausea, vomito e alterazione dei valori epatici;
  • Ciclosporine bloccano l’attivazione dei linfociti;
  • Tacrolimus è un immunosoppressore usato nei pazienti trapiantati.

Agenti biologici

Sono farmaci utili nel Crohn per prevenire e ritardare le recidive postoperatorie, nella colite ulcerosa in caso di malattia refrattaria o cortico-dipendente.

Molte interleuchine immunosoppressorie e anticorpi anti-interleuchine possono diminuire la risposta infiammatoria e sono studiati per il morbo di Crohn.

La malattia infiammatoria intestinale in età pediatrica

La malattia infiammatoria intestinale può colpire anche i bambini.

L’età media di insorgenza del morbo di Crohn è di 12 anni, nel caso della colite ulcerosa è di 10 anni.

Stile di vita

Anche se si sono identificati dei cibi che possono peggiorare i sintomi, quali verdura e frutta fresca, noci, cereali integrali, semi e mais, non esiste un regime alimentare valido per tutti i pazienti.

Si consiglia di tenere un diario alimentare per poter identificare quei cibi che riacutizzano la malattia.

D’altra parte si è riscontrato che una dieta priva di zucchero permetta un miglior controllo dei sintomi, infatti si è dimostrato che un elevato consumo di zuccheri aumenti la disbiosi e la permeabilità intestinale con conseguente infiammazione. Uno degli zuccheri più controversi è il lattosio.

Nella maggior parte dei casi l’attività fisica aiuta a raggiungere una migliore qualità di vita.

Nel morbo di Crohn un fattore che aggrava la malattia è il fumo, per cui è fondamentale smettere subito di fumare.

Anche i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono esacerbare la malattia infiammatoria cronica dell’intestino.

Infine lo stress può peggiorare la sintomatologia anche se non è direttamente responsabile dell’insorgenza della malattia.

Fonti:

https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-gastrointestinali/malattia-infiammatoria-cronica-intestinale/panoramica-sulla-malattia-infiammatoria-intestinale

https://www.mici360.it/mici-malattie-infiammatorie-croniche-intestinali-alimenti-evitare?gclid=EAIaIQobChMI3vzekNPp9QIVkc53Ch0c5g3DEAAYASAAEgJaIPD_BwE

www.fondazioneveronesi.it

Farmacista specializzata in terapie naturali, quali fitoterapia, omeopatia e floriterapia e scrittrice per passione.

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