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Scopri il tuo secondo cervello

Colostro per il benessere intestinale

Intestino, secondo cervello 

Quante volte lo abbiamo sentito, ma spesso non ci preoccupiamo a sufficienza del nostro benessere intestinale. Un buon funzionamento dell’intestino è fondamentale per l’assorbimento dei nutrienti provenienti dall’alimentazione.

L’intestino è anche dotato di un potente sistema immunitario che è parte del vasto circuito delle mucose e non solo ci protegge da microrganismi e sostanze tossiche, ma può essere anche fonte di guai. Molte patologie autoimmuni e allergiche che colpiscono vari organi ed apparati hanno fondamento in un sistema immunitario intestinale squilibrato

La relazione tra i “due cervelli”, quello centrale e quello enterico, va in entrambe le direzioni, dal primo al secondo e viceversa. E’ noto quanto possano pesare stress ed emozioni negative sulla salute dello stomaco e dell’intestino. 

Il primo cervello può alterare il normale funzionamento del secondo, interferire con i suoi ritmi e disturbare la peristalsi, la produzione di acidi, di enzimi, di citochine, di ormoni. Ma le connessioni che dal cervello enterico vanno a quello centrale sono più numerose di quelle che fanno il viaggio inverso e quindi disordini intestinali possono produrre i loro effetti sul cervello centrale. 

Questo collegamento tra intestino e salute dell’organismo nel suo insieme è stato intuito molto precocemente dall’umanità ed oggi sappiamo che ha un fondamento scientifico.

La barriera intestinale 

Lo stomaco e l’intestino entrano quotidianamente in contatto con il cibo e con esso anche con una quantità variabile di sostanze potenzialmente pericolose: tossine, batteri, parassiti e virus. La prima barriera è costituita dall’epitelio intestinale, uno strato di cellule che riveste le pareti e che si trova a diretto contatto con il cibo e le altre sostanze eventualmente ingerite. 

Questo unico strato di cellule, chiamate enterociti, è organizzato come una palizzata con ogni cellula strettamente affiancata all’altra, impenetrabile da materiale potenzialmente pericoloso. L’altra componente fondamentale della barriera è lo strato di muco sopra l’epitelio intestinale che serve soprattutto a proteggere dall’acidità dei succhi gastrici lo stomaco e il primo tratto dell’intestino. 

Questo strato di muco ha anche la capacità di intrappolare microrganismi e altro materiale pericoloso impedendone l’assorbimento. Le condizioni preliminari per una “pancia” al riparo da ospiti indesiderati e spiacevoli sono quindi una barriera solida, una mucosa integra e una corretta acidità gastrica. 

Il secondo livello difensivo è costituito dal sistema immunitario, potente e strutturato su più livelli. Nel sistema immunitario della pancia troviamo le più sofisticate armi difensive di cui disponiamo: più dell’80% di tutte le cellule umane capaci di produrre anticorpi è collocato nella mucosa intestinale.

Benessere intestinale 

In tutte le tradizioni mediche antiche, in Oriente come in Occidente l’uso di piante e altre sostanze naturali per “drenare”gli organi digestivi come il fegato e l’intestino è un pilastro della terapia per malattie di vario tipo. 

L’antica medicina cinese già 2500 anni fa aveva stabilito e codificato il collegamento tra intestino e apparato respiratorio, tra i meridiani del polmone e dell’intestino crasso che costituiscono un unico asse energetico. 

Oggi sappiamo che il tessuto linfoide associato alle mucose chiamato MALT accomuna l’intestino ai bronchi, alle ghiandole salivari, alle ghiandole lacrimali, alle ghiandole mammarie, alla vagina, all’utero e alla cervice uterina. 

I pilastri per mantenere in buona salute l’intestino sono tre: alimentazione corretta, gestione dello stress e delle emozioni e terapie regolatorie naturali. Si conoscono molte piante utili per il “secondo cervello” che possono essere usate anche in cucina ma oggi analizziamo un prodotto naturale che contribuisce al benessere intestinale: il colostro.

Caratteristiche del colostro 

Il colostro è il primo latte prodotto dalla donna nel post-partum e assunto dal neonato, ma non è soltanto un alimento. L’aspetto che rende il colostro unico è la presenza di sostanze “funzionali”, come anticorpi, immunoglobuline, enzimi e fattori di crescita che lo rendono un vero e proprio alimento naturale con proprietà biologiche. 

Il colostro è un liquido di colore bianco-giallastro, prodotto dalla ghiandola mammaria a partire dal secondo trimestre di gravidanza e fino al 4°-5° giorno post-partum. Inizia a essere secreto dal seno materno in quantità apprezzabile poco prima della “montata lattea” che di norma si verifica tra il 2° e il 4° giorno dopo il parto. Sia per la specie umana sia per tutti gli altri mammiferi, il colostro costituisce il primissimo alimento che il neonato assume dall’esterno e digerisce e assimila attraverso il proprio apparato digerente. 

La composizione del colostro è conservata dal punto di vista evolutivo, segno che le esigenze nutrizionali fondamentali dopo la nascita sono rimaste sostanzialmente le stesse per tutti i mammiferi nel corso dei millenni. Tuttavia, l’esatto contenuto delle specifiche sostanze può variare, in termini di tipologia e quantità, in relazione all’alimentazione e allo stato di salute della madre e al momento in cui avviene la suzione del seno da parte del bambino. 

Le numerose immunoglobuline contenute nel colostro permettono al bambino di essere protetto dall’attacco dei virus e dei batteri che incontra per la prima volta e contro i quali il suo sistema immunitario non ha ancora imparato a reagire autonomamente. 

Il colostro, inoltre, è anche in grado di prevenire un’attivazione immunitaria eccessiva, quando non necessaria. Grazie a questa proprietà, i neonati che assumono il colostro nell’immediato post-partum sono meno esposti al rischio di sviluppare malattie caratterizzate dalla presenza di un sbilanciamento della risposta immunitaria durante l’infanzia e la vita adulta. 

Diversi studi condotti sia nell’uomo sia nell’animale hanno verificato la capacità del colostro di contribuire a ridurre il rischio di contrarre gastroenteriti di varia natura e, in particolare, da batteri patogeni intestinali come Escherichia coli, Clostridium difficile, Shigella flexneri e Salmonella spp molto pericolose per i neonati. 

Il colostro contiene “fattori immunitari”, sostanze in grado di aiutare l’organismo a difendersi dall’aggressione degli agenti esterni più disparati. Alcuni fattori immunitari hanno funzioni ben precise quali, ad esempio, stimolare l’attivazione di un particolare meccanismo di difesa, mentre altri agiscono come “immunostimolanti aspecifici” conferendo efficacia difensiva all’intero sistema immunitario o ad una singola porzione di esso.

Il colostro contiene le immunoglobuline, fondamentali per le difese immunitarie. In particolare le IgA proteggono le superfici mucose, le IgG incrementano la fagocitosi diretta alla neutralizzazione delle tossine e le IgM incrementano la fagocitosi, specialmente nei confronti dei microrganismi.

Contiene anche lattoferrina, lisozima e prolina, sostanze note per le proprietà antiossidanti e stimolanti del sistema immunitario.

Il colostro, quindi, è un alimento funzionale utile per il benessere della mucosa intestinale e per le patologie di tutto il sistema gastroenterico e non solo. In commercio si trovano diversi integratori di colostro bovino o caprino che possiamo utilizzare per contrastare disbiosi causate da diarrea, antibiotici, cattiva alimentazione, stress e per le intolleranze alimentari. Può essere utile anche per l’attività sportiva, per combattere l’invecchiamento precoce e per facilitare la riparazione dei tessuti.

Fonti:

Bibliografia F. Bottaccioli, A. Carosella “La saggezza del secondo cervello” Tecniche nuove

Chimica farmaceutica e farmacista. Specialista in medicina funzionale regolatoria e medicina antiaging. Esperta in fitoterapia, omeopatia, aromaterapia e fiori di Bach

                                                                                 

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