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Colite ulcerosa: ecco come può essere influenzata dai microbi

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Un recente studio mostra che individui affetti da colite ulcerosa hanno un numero ridotto di alcuni tipi di batteri che vivono nel nostro intestino.

Questi batteri producono alcune molecole, gli “acidi biliari secondari”, che sono molto importanti per i nostri processi digestivi. 

Gli acidi biliari secondari possono essere reintrodotti nel nostro corpo con dei farmaci e ciò potrebbe rappresentare una nuova terapia per la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.

Cos’è la colite ulcerosa?

La colite ulcerosa è un disturbo autoimmune in cui il sistema immunitario attacca il tessuto del colon o del retto determinando un’infiammazione. I pazienti possono avere pesanti emorragie, diarrea, perdita di peso e, se il colon risulta sufficientemente perforato, una sepsi potenzialmente mortale. Non esiste attualmente alcuna cura per la colite ulcerosa. 

Quando è particolarmente grave è necessaria un’operazione chirurgica per rimuovere colon e retto. Normalmente i pazienti ritornano a stili di vita normali anche se, in alcuni casi, possono ripresentarsi condizioni infiammatorie.

Lo studio

Un gruppo di ricerca della Stanford University (Stati Uniti) ha analizzato due gruppi di pazienti: uno con colite ulcerosa e l’altro con una rara condizione non infiammatoria. È stato osservato i batteri Ruminococcaceae, normalmente residenti nell’intestino, erano di numero ridotto nel gruppo con colite ulcerosa. Questi pazienti avevano anche una mancanza di sostanze anti-infiammatorie prodotte dai batteri. La professoressa di gastroenterologia ed epatologia Aida Habtezion (Stanford University) osserva che la mancanza di metaboliti (chiamati “acidi biliari secondari”) prodotti da questi batteri potrebbe giocare un ruolo sia nella colite ulcerosa sia nel morbo di Crohn.

Fonti:

http://med.stanford.edu/news/all-news/2020/02/stanford-scientists-link-ulcerative-colitis-to-missing-gut-micro.html

https://doi.org/10.1016/j.chom.2020.01.021

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