Il nostro microbiota intestinale, come già noto, gioca un ruolo cruciale nella nostra salute. Ma come fare a depurare l’intestino soprattutto dopo le abbuffate natalizie?
Gli squilibri nella nostra flora batterica sono legati a un costante aumento di condizioni come allergia alimentare, eczema, asma, disturbi dello spettro autistico, sindrome da stanchezza cronica, sindrome dell’intestino irritabile e cancro.
Ecco quindi alcuni consigli per prenderci cura dei nostri batteri intestinali soprattutto dopo le festività natalizie, periodo segnato da eccessi calorici.
1. Non dimenticare la fibra
I microrganismi utilizzano facilmente le fibre come fonte di cibo. Se non c’è abbastanza fibra nella nostra dieta infatti, i microbi iniziano a inghiottire la barriera di muco nell’intestino come fonte di cibo alternativo. Questo consente ai microrganismi di attraversare la barriera dell’intestino che diventa maggiormente permeabile e scatena, di conseguenza, il caos.
Un intestino permeabile infatti può, tra le altre conseguenze, metterci a rischio di colite, infiammazione e sindrome metabolica.
Lo studio
Due gruppi di ricerca, nella rivista Cell Host & Microbe, spiegano cosa succede quando si segue una dieta a basso contenuto di fibre, anche solo per un breve periodo di tempo. In soli 3-7 giorni i topi alimentati con una dieta a basso contenuto di fibre hanno mostrato segni di intestino con maggiore permeabilità, aumento di peso drastico, glicemia alta e resistenza all’insulina. Questo è stato accompagnato da una diffusa morte batterica nell’intestino, che ha fatto pendere l’equilibrio intestinale a favore di alcune delle più insospettabili specie batteriche, come il Bacterioides e l’Actinobacteria.
“Diete prive di fibre”, spiega il coautore dello studio Gunnar C. Hansson, professore nel dipartimento di biochimica medica dell’Università di Göteborg, in Svezia, “alterano la composizione ed il metabolismo batterico, che a sua volta causa difetti all’interno strato di muco e permette l’invasione dei batteri, innescando l’infiammazione e in definitiva la malattia metabolica”.
Aggiungere fibra per invertire i sintomi
Il professor Hansson ed i colleghi hanno scoperto che i batteri che degradano la fibra, come il Bifidobacterium, erano notevolmente ridotti nella dieta a basso contenuto di fibre. Hanno inoltre dimostrato che l’aggiunta di Bifidobacterium o inulina, un tipo di fibra vegetale prebiotica, alla dieta dei topi potrebbe migliorare la salute dell’intestino.
Il secondo gruppo di ricerca guidato da Andrew Gewirtz, professore al Centro per l’infiammazione, l’immunità e l’infezione alla Georgia State University di Atlanta, ha scoperto che l’integrazione di inulina può ripristinare la salute dell’intestino e ridurre in qualche misura i segni della sindrome metabolica.
Tuttavia prima di precipitarsi a fare scorta di inulina per contrastare gli eccessi delle festività natalizie appena passate, il Professor Gewirtz dà un avvertimento.
“Il semplice arricchimento di alimenti trasformati con fibre purificate potrebbe offrire alcuni benefici per la salute, ma non siamo pronti a raccomandarlo in quanto è necessario capire maggiormente l’interazione, molto complessa, tra cibo, batteri e ospiti”.
2. Trattare l’intestino con un pò di cioccolato
Il cacao, che è la componente secca e non grassa del cioccolato, contiene una miriade di molecole che aiutano a migliorare la nostra salute.
Quando si tratta della nostra salute intestinale, il consumo di cacao ha dimostrato essere in grado di ridurre l’infiammazione, alleviando potenzialmente i sintomi delle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) come il Crohn e la colite ulcerosa.
Lo studio
È stata riportata una ricerca che mostrava che i componenti del cacao possono ridurre i batteri nella famiglia dei Clostridium, che si trovano spesso nelle viscere di quelli con malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (IBD). Quando i soggetti dello studio hanno bevuto latte con cioccolato ad alto contenuto di cacao per un periodo di 4 settimane, le specie Lactobacillus e Bifidobacterium sono cresciute vertiginosamente nel loro stomaco.
Tuttavia vale anche la pena ricordare che non tutto il cioccolato ha avuto i medesimi risultati. Il cacao in polvere non zuccherato e il cioccolato fondente ad alto contenuto di cacao sono stati i più vicini alle formulazioni di cacao utilizzate nella ricerca scientifica.
Se non volete rinunciare ai dolci, consigliamo quindi un bel pezzo o due di cioccolato fondente, così anche il vostro intestino sarà in forma.
3. Lavorare sui chili di troppo
All’inizio di dicembre il Medical News Today ha riportato due studi che dimostrano il potere dell’esercizio fisico: influenza infatti in modo diretto la diversità del nostro microbioma intestinale.
Lo studio
Uno degli studi, effettuato sull’uomo, ha rivelato che solo 6 settimane di esercizio hanno portato ad un aumento dei livelli di SCFA, che sono acidi grassi a catena corta benefici per la salute, e di microbi che producono SCFA in individui magri e obesi.
Tuttavia, mentre entrambi hanno sperimentato questo aumento, è stato più pronunciato negli individui magri.
Qualsiasi sia il nostro peso, non bisogna scoraggiarsi. Quale migliore occasione di aumentare la propria attività fisica se non dopo le abbuffate natalizie?
4. Non lasciare che lo stress dopo il periodo di vacanza
È noto come lo stress possa essere dannoso per il nostro microbioma intestinale.
Lo studio
Sulla rivista Scientific Reports è stato riportato uno studio di un gruppo di ricerca del Dipartimento di Microbiologia e Biologia Molecolare della Brigham Young University di Provo, UT, che ha scoperto che quando i topi femmina erano esposti a uno stress cronico imprevedibile, il loro microbioma intestinale cambiava drasticamente.
La diversità batterica si è spostata a favore dei membri delle famiglie Lachnospiraceae, Ruminococcaceae e Peptococcaceae, profilo che somiglia al microbioma di un’alimentazione ricca di grassi. Quindi, anche con la dieta migliore del mondo, lo stress può ancora far perdere l’equilibrio nel nostro microbioma intestinale.
Nel futuro
Non c’è dubbio che il 2018 continuerà ad effettuare ricerche sul modo in cui il nostro microbioma modella la nostra salute e, cosa più importante, su cosa possiamo fare per mantenere i nostri batteri in perfetta forma.
Fonti:
https://healthyforgood.heart.org/eat-smart/articles/holidays-healthy-eating-guide