I fermenti lattici rappresentano un valido aiuto per il nostro intestino. Perché se ne consiglia l’assunzione anche durante una terapia antibiotica? Cerchiamo ora di rispondere ad alcune pratiche domande sull’abbinamento antibiotico-probiotico.
Il microbiota intestinale
Nel nostro corpo vivono trilioni di batteri. Vivono in simbiosi con noi e sono importantissimi per la nostra salute. I batteri intestinali godono di diversi benefici, tra i quali:
- partecipano alla digestione,
- sintetizzano le vitamine,
- sostengono il sistema immunitario,
- sembra che siano in grado di smaltire le cellule cancerogene.
Cosa succede quando si assumono gli antibiotici?
Accade però che, quando i batteri nocivi causano malattie o infezioni, il medico può prescrivere un antibiotico per ucciderli. Tuttavia questi farmaci distruggono anche alcuni dei nostri batteri buoni nell’intestino: si parla di disbiosi, o squilibrio intestinale.
Come aiutano i probiotici?
La buona notizia è che l’assunzione di fermenti lattici vivi durante una terapia antibiotica può alleviare alcuni dei problemi associati all’assunzione di questi farmaci e ricostituire i batteri buoni. I probiotici hanno infatti il compito di mantenere l’equilibrio della flora intestinale.
Diarrea associata agli antibiotici
Gli antibiotici possono causare effetti collaterali fisici come gas, crampi, gonfiore e diarrea. Secondo un articolo pubblicato su “Future Microbiology“, la diarrea associata agli antibiotici si verifica nel 5-35% a seconda del tipo di antibiotico utilizzato, della salute del consumatore e dell’esposizione a microrganismi patogeni.
I benefici dei probiotici
Gli studi supportano l’uso di probiotici per evitare la diarrea derivante dall’uso di antibiotici. Secondo un rapporto pubblicato su “Farmacologia e terapia alimentare” gli antibiotici favoriscono tutti quei fattori che possono contribuire alla diarrea. Gli studi però supportano l’uso di probiotici come una strategia per prevenire e trattare tali disturbi.
La ricerca
Lo studio ha analizzato i risultati di 34 studi e ha concluso che l’uso dei probiotici durante la terapia antibiotica ha comportato un rischio inferiore del 50% di sviluppare il disturbo rispetto a quelli trattati con placebo. Questi risultati sono stati trovati sia negli adulti sia nei bambini, a prescindere dall’antibiotico consumato. Pertanto, la ricerca conclude che il vantaggio più significativo dell’utilizzo di probiotici quando si assumono antibiotici è un rischio ridotto di diarrea.
Cerchiamo ora di rispondere ad alcune domande sull’assunzione dei probiotici durante la terapia antibiotica.
Prendere i probiotici renderà meno efficaci gli antibiotici?
No, ma, al contrario, sono gli antibiotici a rendere i probiotici meno efficaci.
Antibiotici e fermenti lattici: bisogna assumerli insieme?
Sì, ma non contemporaneamente. Una regola empirica è prendere il probiotico 2 ore prima o 2 ore dopo l’assunzione dell’antibiotico. Questo dà il tempo sufficiente all’antibiotico di lavorare non uccidendo i batteri buoni. Aspettare che finisca la terapia antibiotica per prendere i probiotici (in genere 7-10 giorni), significa soffrire inutilmente di disturbi digestivi per oltre una settimana.
I probiotici sono sicuri?
Sì. Molti studi hanno infatti documentato la loro sicurezza ed efficacia contro una vasta gamma di patologie croniche come allergie, candida, diarrea, eczema e altre malattie della pelle, infezioni, malattie infiammatorie intestinali, colite ulcerosa e morbo di Crohn.
Quanto tempo devo prendere i probiotici dopo gli antibiotici?
La maggior parte della terapia antibiotica dura da alcuni giorni a due settimane. Gli esperti raccomandano di continuare a prendere i probiotici una volta terminata la terapia antibiotica per diverse settimane in modo tale da garantire che il tratto digestivo ritorni alla normalità.
Quanti probiotici assumere al giorno?
La corretta dose giornaliera di probiotici, per essere realmente efficace, deve avere una quantità di fermenti lattici vivi pari a un miliardo per ogni singolo ceppo, così come consigliato dal Ministero della Salute Italiano.
Quali sono gli effetti collaterali dei probiotici?
Fortunatamente sono paragonabili a quelli del placebo. Questo perché vengono selezionati in primis per la loro sicurezza per uso umano.
In quale momento della giornata è consigliato assumere i fermenti lattici vivi?
A stomaco vuoto (cioè lontano dai pasti) e con assenza di fame (silenzio gastrico), in modo tale da ridurre la lesività che i succhi gastrici apportano comunque ai ceppi.
Quale probiotico scegliere? Ecco i nostri suggerimenti per una scelta più consapevole
Un buon probiotico deve:
- Contenere in quantità adeguate probiotici appartenenti a generi diversi che non entrino in competizione tra di loro per riuscire a colonizzare in maniera più efficiente l’intestino. (Tra questi si cita il Bacillus coagulans BC 513, molto resistente agli antibiotici).
- Essere fermento lattico vivo ad azione probiotica per poter esplicare la sua azione.
- Essere gastro-resistenti. Il vantaggio di questa forma di assunzione è quella che i fermenti arrivano direttamente all’intestino senza rischiare di venire degradati dagli acidi dello stomaco.
- È meglio se sono arricchiti da preziose sostanze come le vitamine per il metabolismo energetico, o altri elementi quali lo zinco, utile per il funzionamento del sistema immunitario, e le fibre prebiotiche (glucani), il nutrimento preferito dai batteri “amici” dell’intestino.
Fonti:
https://www.livestrong.com/article/507055-when-does-one-take-probiotics-when-taking-an-antibiotic/
https://vitamedica.com/wellness-blog/antibiotics-and-probiotics-what-you-need-to-know/
https://yurielkaim.com/probiotics-with-antibiotics/
Linee Guida su probiotici e prebiotici, MInistero della Salute – Revisione Maggio 2013
Microarray Analysis of a Two-Component Regulatory System Involved in Acid Resistance and
Selection and Characterisation of Lactobacillus and Bifidobacterium Strains for Use as Probiotics
Complete genome sequence of the probiotic lactic acid bacterium Lactobacillus acidophilus NCFM
Role of autoinducer-2 on the adhesion ability of Lactobacillus acidophilus
Safety of probiotics that contain lactobacilli or bifidobacteria