Alcuni farmaci come gli antibiotici, gli inibitori di pompa protonica, i farmaci chemioterapici e molti altri prodotti modificano in modo importante l’equilibrio della flora intestinale e sono causa di disbiosi.
L’importanza di proteggere il microbiota quando si consumano farmaci
In questi casi è pertanto necessario integrare e terapie con dei validi probiotici che rafforzano e riequilibrano la flora intestinale.
Quale probiotico scegliere? Ecco i nostri suggerimenti
Sono tanti i probiotici in commercio e per questo è facile avere un’idea poco chiara riguardo le caratteristiche di ognuno. A tal proposito ecco alcuni suggerimenti per una scelta più consapevole. Un buon probiotico deve:
- Contenere in quantità adeguate probiotici appartenenti a generi diversi che non entrino in competizione tra di loro per riuscire a colonizzare in maniera più efficiente l’intestino. (Tra questi si citano il Lactobacillus acidophilus, il Bifidobacterium BB-12, uno dei ceppi a maggior capacità adesiva conosciuti, e il Bacillus coagulans BC 513, molto resistente agli antibiotici).
- Essere fermenti lattici vivi per poter esplicare la loro azione.
- Essere gastro-resistenti. Il vantaggio di questa forma di assunzione è quella che i fermenti arrivano direttamente all’intestino senza rischiare di venire degradati dagli acidi dello stomaco.
- È meglio se sono arricchiti da preziose sostanze come le vitamine per il metabolismo energetico, o altri elementi quali lo zinco, utile per il funzionamento del sistema immunitario, e le fibre prebiotiche (glucani), il nutrimento preferito dai batteri “amici” dell’intestino.
In questo video il prof. Edoardo Felisi, già docente del master di prodotti nutraceutici presso l’Università di Pavia, spiega come e perché bisogna prendersi cura della flora intestinale.
Per approfondire leggi qui » Alcuni farmaci danneggiano il microbioma intestinale, cosa significa per la salute
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