La stipsi è un problema che crea disagio, soprattutto nel caso se ne soffra in maniera persistente.
A tal proposito il Dottor Francesco Garritano spiega come si articola il problema, le cause, i sintomi e dà alcuni suggerimenti per eliminare il problema.
La stipsi (o stitichezza) e i numeri
È uno dei disturbi gastrointestinali più diffusi. Si tratta del disturbo della defecazione consistente nella difficoltà obiettivamente osservabile e/o soggettivamente percepita a svuotare in tutto o in parte l’intestino espellendone le feci.
Colpisce circa il 20% degli italiani adulti, per lo più anziani e donne, ma interessa anche uomini e bambini.
Le conseguenza della stipsi è la formazione di prodotti di fermentazione come gas tossici e generazione di tossine.
Quali sono le cause?
Non solo legate all’alimentazione, ecco le cause più frequenti legate al disturbo:
- carenza di fibre nella dieta
- stress (aumento del cortisolo e carenza di magnesio)
- alimentazione ricca di carboidrati raffinati, grassi e proteine animali
- abuso di alcolici e sostanze nervine (caffè, tè, cola)
- ingestione non controllata di prodotti caseari, semi e noci
- apporto inadeguato di grassi buoni
- poca attività fisica (o nulla)
- stanchezza accumulata o poco sonno
- cambiamenti nella vita o nella routine quotidiana (come gravidanza, viaggi)
- abuso di farmaci antibiotici, antiacidi, anti-depressivi
- abuso di lassativi farmacologici
- disidratazione
- malattie al colon o al retto.
Come trattare la stipsi
Ci sono diversi fattori che possono aiutarci contro l’intestino pigro.
- È importante aggiungere nella propria dieta le fibre: alcune di esse infatti facilitano il movimento intestinale.
- Per stimolare il movimento intestinale può aiutare il consumo al mattino di kiwi, pera matura, crusca o porridge d’avena.
- Non bisogna trascurare i legumi: meglio i decorticati (più leggeri e salutari comprendono fagioli, in particolare i borlotti, i cannellini, i ceci e le lenticchie) per chi soffre di gonfiore.
- Bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, che funziona da lassativo naturale perché stimola i movimenti dell’intestino e idrata la massa fecale.
- Avere almeno cinque porzioni tra frutta e verdura quotidianamente.
- È importante apportare grassi buoni monoinsaturi e polinsaturi (presenti nelle noccioline, negli oli vegetali come colza, verdura o olio vegetale, in alcuni pesci come il salmone, il tonno e l’acciuga, nelle olive e nell’avocado).
- Apportare la giusta dose di sodio attraverso il sale marino integrale non raffinato.
- In alcuni casi è utile un integratore a base di fibre: non irrita l’intestino ma ne riequilibra le funzioni.
- Attività fisica. Una moderata attività fisica (anche solo 30 minuti di camminata veloce al giorno) aiuta a migliorare la peristalsi intestinale.
- È di fondamentale importanza anche il riposo notturno.