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Rimedi e natura

Guida alla cistite

Ecco come fermare e prevenire la diarrea cronica

La cistite è un’infezione della vescica  che insorge quando i batteri normalmente presenti nell’intestino (Escherichia coli, Proteus, o Enterococcus) la colonizzano, giungendovi tramite l’uretra (condotto che collega la vescica con l’esterno, che nelle donne è lungo 3-5 cm e negli uomini 13-16 cm).

Spesso, la colonizzazione dei batteri a livello vescicale, avviene anche per la presenza di uropatogeni che provengono dalla vagina. Normalmente nella vagina vi è la flora batterica vaginale, ricca di lattobacillus acidophilus, che crea un ambiente acido evitando la risalita di uropatogeni nella vescica e quindi la cistite.  

Dal punto di vista epidemiologico, la cistite è una patologia che colpisce soprattutto le donne (10 – 20 % delle donne ne soffre almeno una volta l’anno), rispetto agli uomini. Questo è dovuto alla diversa conformazione anatomica dell’apparato urinario tra i due sessi (l’uretra nella donna è più corta e la sua apertura (meato uretrale) è più vicina alla zona anale rispetto all’uomo).

La cistite insorge quando vi è:

  • una scarsa, o addirittura un’eccessiva, igiene intima personale che riduce il numero di lattobacilli;
  • un uso di crema spermicida e/o del diaframma, e un uso indiscriminato di antimicrobici, che alterano la normale flora batterica vaginale, favorendo la crescita di batteri uropatogeni come per esempio l’Escherichia Coli;
  • Un deficit estrogenico nell’età post-menopausale che altera il normale trofismo vaginale;
  • Un uso di tamponi vaginali durante il ciclo mestruale e un uso di detergenti intimi non specifici che irritano l’uretra;
  • Una stitichezza persistente;
  • Una presenza di altre patologie (diabete mellito, ostruzione delle vie urinarie di varia natura, immunodepressione, calcolosi urinaria, alcune patologie neurologiche);
  • Un’alta frequenza di rapporti sessuali non protetti;
  • Una gravidanza, per le modificazioni anatomiche e fisiopatologiche che ne conseguono;
  • Uno stress eccessivo;
  • Un calo delle difese immunitarie dovuto all’uso prolungato di antibiotici;
  • Un’alimentazione irregolare;
  • Un uso di pantaloni o biancheria intima troppo aderente;
  • Un’ipertrofia prostatica benigna nell’uomo, che blocca il normale flusso urinario.

La sintomatologia della cistite include

  • Dolore e bruciore soprattutto durante la minzione (emissione dell’urina che viene eliminata goccia a goccia);
  • Dolore sovrapubico (al basso ventre) accompagnato dalla sensazione di non aver svuotato completamente la vescica, e seguito dall’urgente bisogno di urinare (tenesmo vescicale);
  • Emissione di urine torbide con cattivo odore o scure e talvolta associate anche a perdita di sangue (“ematuria”);
  • Aumento del numero di minzioni durante le 24 ore (pollachiuria);
  • Febbre, anche oltre 38/39°C (ma non sempre si manifesta).

La Cistite se non trattata adeguatamente, puo’ interessare anche le alte Vie Urinarie (reni), provocando la Pielonefrite.

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Su cosa si basa la diagnosi

La diagnosi di cistite si basa, oltre che sulla presenza dei sintomi caratteristici, sulle seguenti indagini:

  • esame delle urine con studio del sedimento; tramite il microscopio ottico, è possibile osservare piuria (cioè la presenza di globuli bianchi) e batteriuria (cioè presenza di batteri). 
  • urinocoltura con antibiogramma. Si ottiene la tipizzazione batterica e si stabilisce la terapia antibiotica adeguata, in base alla sensibilità del batterio all’antibiotico testato.

Raccomandazioni dietetiche generali

  • Evitare il consumo di alimenti acidificanti che contribuiscono a irritare la vescica e a peggiorare i sintomi della cistite (tè, caffè, bevande alcoliche e gassate, spezie, cioccolato, carni lavorate, insaccati e cibi piccanti,snack dolci, salati, fast-foodfritti, cibi precotti, sottolio, sottaceti, affumicati, tagli di carne grassa (costine, coppapancetta ecc), sughi pronti….)
  • Ridurre il consumo di zuccheri semplici (nutrienti dei batteri) e il consumo del sale e dei cibi in scatola o in salamoia, dei dadi da brodo, degli estratti di carne e delle salse tipo soia (perché favoriscono la ritenzione idrica);
  • Bere almeno 2 litri di acqua naturale al giorno. E’ possibile bere anche tisane o infusi a base di erbe ad azione diuretica (asparago,pilosella,carciofo,equiseto,ortica,finocchio),e disinfettante delle vie urinarie (mirtillo,uva ursina,corbezzolo e echinacea).

Bere molti liquidi consente di:

  • diluire l’urina e abbassarne l’acidità;
  • ridurre l’infiammazione della vescica;
  • svuotare la vescica più frequentemente, aumentando la difficoltà per i batteri di moltiplicarsi;
  • per curare e anche prevenire la cistite, l’intestino deve funzionare in modo regolare. Ecco allora che bisogna privilegiare alimenti ricchi di fibre (cereali integrali,legumi,frutta e verdura) e probiotici, contenuti nello yogurt,nel kefir, nei derivati vegetali come il miso, il tempeh, il tofu, il kombucha, i crauti e i cetriolini acidi o assimilabili attraverso gli integratori;
  • consumare ribes e mirtilli rossi e integrare la dieta con una supplementazione di d- mannosio. Questo approccio terapeutico, permette di ridurre l’adesione vescicale dei batteri responsabili della cistite, favorendone nel contempo l’eliminazione.

La ricetta consigliata

https://www.dottoriesapori.it/ricette/cistite-il-buongiorno-si-vede-con-lo-yogurt

Articolo scritto dalla Dott.ssa Nicoletta Maria Grazia Pugliese

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Dott.ssa Nicoletta Maria Grazia Pugliese Biologa Nutrizionista nutrizionista2012@libero.it
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