Il Topinambur è un tubero della famiglia delle Composite originario del Nord America che aiuta a regolarizzare il transito intestinale.
Simile ad una piccola patata bitorzoluta della misura di circa 7-8 cm con la buccia marrone giallastra un po’ maculata, ha un sapore simile al carciofo, dolce e croccante.
Topinambur: di cosa si tratta? Un cenno storico
Gli Indiani nativi dell’America del Nord chiamavano questi tuberi perenni, che crescevano lungo la costa orientale, le “radici del sole”.
Nel 1605 l’esploratore francese Samuel de Champlain trovò queste radici nell’orto di alcuni indiani, le assaggiò e, trovandole simili ai carciofi, decise di portarle in Francia, dove riscossero grande successo sia a Parigi sia, successivamente, nel resto d’Europa.
Il successivo arrivo della patata lo fece andare in disuso, ma fu riabilitato durante la seconda guerra mondiale quando poteva essere acquistato liberamente, senza la necessaria tessera del razionamento alimentare.
Cosa contiene?
È molto ricco di potassio, rame, ferro e magnesio. È anche una ricca fonte di tutte le vitamine del gruppo B ed è poverissimo di calorie: circa 76 per etto.
Tubero amico dell’intestino
Riequilibra la flora batterica intestinale
Il topinambur è ricchissimo di inulina, un polisaccaride non utilizzato per il metabolismo energetico, ma utilissimo nel tratto intestinale. Favorisce infatti lo sviluppo nell’intestino di batteri buoni svolgendo quindi un’azione immunostimolante.
Combatte la stitichezza
La grande quantità di fibre in esso contenute rappresentano un buon aiuto contro la stitichezza e contro i gas intestinali. È quindi efficace per ripulire l’intestino da scorie e tossine accumulate.
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Altri benefici del topinambur
L’inulina agisce anche sul controllo degli zuccheri, abbassando la glicemia ed aiuta a ridurre i livello di colesterolo e dei trigliceridi nel sangue.
Sempre grazie all’inulina, che si gonfia a contatto con l’acqua, si ottiene un buon potere saziante, utile come coadiuvante di un regime mirato alla diminuzione di peso.
L’elevato contenuto di ferro lo rende utile come antianemico, purché sia consumato con l’aggiunta di qualche goccia di limone che, grazie alla vitamina C presente in quest’ultimo, attiva l’assorbimento del ferro presente nei cibi.
Il potassio presente in buona concentrazione aiuta ad equilibrare la pressione sanguigna ed a combattere la ritenzione idrica.
Topinambur: come si cucina?
Si tratta di un ortaggio molto versatile.
Spazio alla fantasia: si può utilizzare crudo, abbinato alle insalate, cotto a tocchetti in padella, sotto forma di purè, come vellutate, con funghi e patate, al forno con un po’ d’olio d’oliva.
Controindicazioni
Non deve essere consumato da chi soffre di allergia alle margherite o altre piante di questa famiglia.
Inoltre la grande quantità di fibre può produrre, in alcuni casi, flatulenza o feci molli. Si consiglia perciò di usarli in quantità moderate (cioè una o due porzioni al giorno, che andranno ridotte in caso di bambini o adolescenti).
Fonte:
http://saluteuropa.org/la-farmacia-della-natura/topinambur-ma-chi-e-costui/