Spesso capita di pensare alla digestione solo nei termini di ciò che mangiamo, ma non va sottovalutata l’influenza dello stress sul nostro intestino. Ecco dunque le principali strategie per combattere lo stress e avere un intestino in salute.
Lo stress influisce sulla digestione?
La tipica risposta del nostro organismo allo stress è il rilascio di ormoni quali l’adrenalina e il cortisolo dalle ghiandole surrenali. Sono questi ormoni che innescano una reazione simile a palpitazioni e tachicardia, provocando anche cambiamenti nel sistema digestivo come improvvisa perdita di appetito, bruciore di stomaco, nausea e crampi allo stomaco. Lo stress può anche causare infiammazioni dell’intero sistema digestivo, compromettendo l’assimilazione di nutrienti.
Nel lungo periodo, lo stress può causare problemi digestivi cronici come la Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) e l’ulcera gastrica. Ecco perché è necessario agire su più fronti per combattere lo stress.
Come fare?
Ecco le principali strategie antistress.
Respira profondamente grazie allo yoga
Gli esercizi del respiro possono ridurre la tensione e alleviare lo stress grazie al surplus di ossigeno. Il respiro regolare infatti stimola il sistema parasimpatico, che aiuta a calmarci.
Inoltre, secondo il neurochirurgo funzionale Sergio Canavero, la pratica dello yoga e in special modo la meditazione unita a inspirazione ed espirazione lente e consapevoli, va a rallentare l’eccitabilità della sostanza reticolare, la parte del cervello che regola la circolazione sanguigna, la respirazione ed il ritmo di sonno-veglia. Questo rallentamento ci aiuta a ritrovare la calma.
Tra gli esercizi leggeri mirati al rilassamento per armonizzare la respirazione e preparare il nostro corpo al riposo si consiglia anche, un’ora prima di andare a letto, di sdraiarsi a pancia in su con un cuscino sotto la schiena e la testa, in direzione verticale, aprire poi le ginocchia in modo tale da unire le piante dei piedi. Rimanendo in questa posizione per 10 minuti ogni giorno, inspirando ed espirando profondamente e in maniera costante, si avranno effetti benefici contro lo stress.
Ritagliati del tempo per fare attività fisica
Quando si fa attività fisica come una semplice corsa o camminata, il corpo rilascia sostanze chimiche chiamate endorfine che interagiscono con i recettori del cervello i quali innescano una sensazione positiva nel corpo, simile a quella della morfina.
È necessario agire anche sul fronte dell’alimentazione, e dunque:
Mangia sano
Elimina i cibi ad alto contenuto di zucchero e l’alcol dalla dieta, e assicurati di mangiare cibi ricchi di fibre, come verdura, noci e legumi. Inoltre è importante mantenere un buon livello di idratazione e mangiare cibi e spezie con proprietà anti-infiammatorie.
Aggiungi anche l’assunzione di probiotici!
I probiotici sono ben noti per i benefici che danno alla salute dell’apparato digerente e, secondo quanto emerso dai risultati di numerosi studi scientifici, possono anche apportare beneficio ai sintomi connessi a disturbi psicologici come lo stress.
Tra gli studi ricordiamo quello pubblicato sul Proceedings of the National Academy of Sciences in cui è emerso che i probiotici influenzano gli stati d’ansia e di stress perché modificano il modo in cui le persone elaborano le informazioni emozionali. (per approfondire link in fondo all’articolo)
Ma come fare a scegliere un buon probiotico?
Esistono principalmente tre formati di probiotici: quelli che vengono sciolti in fiale, e che quindi vengono assunti in forma liquida, quelle in buste e quelle in capsule.
Inoltre sono presenti in commercio alcuni probiotici in capsule gastro-resistenti. Il vantaggio di questa forma di assunzione è quella che i fermenti arrivano direttamente all’intestino senza rischiare di venire degradati dagli acidi dello stomaco.
È inoltre consigliabile scegliere un prodotto che contenga in quantità adeguate probiotici appartenenti a generi diversi che non entrino in competizione tra di loro per riuscire a colonizzare in maniera più efficiente l’intestino.
Tra questi si possono citare il Lactobacillus acidophilus, uno dei ceppi a maggior capacità adesiva conosciuti e il Bifidobacterium BB-12, che colonizza la parte terminale in prossimità del colon dove il pH è basico, e il Bacillus coagulans BC 513, molto resistente agli antibiotici.
Infine devono essere fermenti lattici vivi per poter esplicare la loro azione. In alcuni casi esistono in commercio probiotici arricchiti da preziose sostanze come le vitamine per il metabolismo energetico, o altri elementi quali lo zinco, utile per il funzionamento del sistema immunitario, e le fibre prebiotiche (glucani), il nutrimento preferito dai batteri “amici” dell’intestino.
Guida ai probiotici: la tabella comparativa con le principali caratteristiche di ogni marchio
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Fonti:
Linee Guida su probiotici e prebiotici, MInistero della Salute – Revisione Maggio 2013
Disciplina dell’impiego degli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali
Selection and Characterisation of Lactobacillus and Bifidobacterium Strains for Use as Probiotics
Complete genome sequence of the probiotic lactic acid bacterium Lactobacillus acidophilus NCFM
Role of autoinducer-2 on the adhesion ability of Lactobacillus acidophilus
Safety of probiotics that contain lactobacilli or bifidobacteria