C’è ancora confusione sul mondo dei probiotici per la salute del nostro intestino. Ecco quindi la seconda parte della guida per sapere tutto sui probiotici e sui loro benefici.
Per leggere la prima parte della guida leggi qui: “Parte 1 di 3: Tutto ciò che c’è da sapere sui probiotici”.
5) Lo zucchero può alterare l’equilibrio della flora intestinale
L’equilibrio dei batteri intestinali può essere sconvolto da diversi fattori: caffeina, stress, antibiotici, farmaci e dall’invecchiamento (Se vuoi sapere di più sulla relazione stress e probiotici leggi qui: “I prebiotici possono aiutarci a gestire lo stress”). Ma il principale colpevole dell’alterazione dell’equilibrio della flora intestinale è l’assunzione di troppo zucchero. I sintomi di una crescita eccessiva dei batteri cattivi sono ampissimi: includono le intolleranze alimentari, la stanchezza cronica, le malattie autoimmuni e anche disturbi della pelle come eczema e psoriasi. Per questo “quando cominciamo a ripopolare l’intestino con i batteri buoni spesso i nostri sintomi sono alleviati“, dice il nutrizionista Robert Hobson.
6) Consumati da migliaia di anni
I probiotici sono ceppi di batteri e altri microrganismi vivi, compresi i lieviti.
Se assunti in quantità sufficienti, hanno un beneficio positivo per la salute, da qui deriva infatti il termine “batteri buoni”. I probiotici sono stati consumati per migliaia di anni negli alimenti, oggi sono inoltre ampiamente disponibili in capsule e nei prodotti lattiero-caseari.
7) Sono abbondanti nei cibi fermentati
Gli alimenti fermentati hanno un contenuto probiotico naturale, che è essenziale per mantenere in salute il nostro intestino.
La fermentazione è stata una parte importante delle diete fin dai tempi antichi: da verdure chimiche fermentate mangiate tre volte al giorno in Corea, ai crauti del nord Europa, ai fagioli di soia fermentati in Giappone. Degno di nota è anche il Kefir, una bevanda di latte fermentato super ricco di batteri buoni, che è stato originariamente conservato in borse di pelle di capra dai pastori nelle montagne dell’Europa orientale. In termini di probiotici, questi alimenti sono le fonti più ricche.
Anche il New York Times ha recentemente denominato i cibi fermentati come una delle più grandi tendenze alimentari emergenti.
8) Non tutti gli yogurt vivi hanno la stessa quantità di probiotici
Lo yogurt, per essere definito tale, deve contenere un certo livello di batteri sani. Inoltre, alcuni tipi di yogurt hanno più probiotici rispetto ad altri: il nutrizionista Rob Hobson spiega che quelli etichettati come “yogurt probiotico” contengono ceppi probiotici aggiunti, oltre ai batteri standard.
9) Sono necessari per alimentare i batteri buoni
La frutta e la verdura conosciute come probiotici hanno una forte incisività nell’alimentare i batteri buoni. Tra queste troviamo: banane, carciofi, asparagi, zenzero, aglio, patate, aglio, finocchi, mele, cavoli, porri e cipolle. (Se vuoi approfondire leggi l’articolo: “Zenzero: panacea di tutti i mali?”).