Seguire una corretta alimentazione ci permette di evitare spiacevoli sintomi quali gonfiore intestinale, bruciore e crampi.
I disturbi all’intestino possono derivare da cause di natura psicologica, come stress o preoccupazione, o da cause di natura fisica, come eccessi o intolleranze alimentari.
Tali disturbi si manifestano principalmente con sintomi quali gonfiore intestinale, bruciore, dolori pungenti localizzati o spasmi, ovvero crampi.
Alimentazione come prevenzione
È possibile cercare di prevenire i disturbi intestinali, e i conseguenti sintomi, prestando attenzione a ciò che mangiamo.
Il gonfiore è sicuramente il fastidio intestinale più semplice da controllare tramite buone abitudini alimentari, perché i cibi che lo causano sono ben conosciuti: verdure crude, fibre integrali, cereali e ortaggi in grandi quantità peggiorano molto la nostra condizione.
Inoltre, alcune abitudini che abbiamo ormai inserito nella nostra routine non sono in realtà così salutari: consumare la frutta a fine pasto ad esempio può provocare gonfiore, dato che fermenta nel nostro organismo. Anche masticare continuamente i chewingum non è consigliabile, poiché queste gomme, oltre a contenere sostituti dello zucchero che possono comportare la fermentazione intestinale, portano ad aumentare la quantità di aria presente nell’intestino.
I latticini invece, che sono spesso accusati di essere i responsabili del gonfiore, rappresentano un problema solo nei soggetti intolleranti.
Alimentazione come cura
Nel caso in cui invece si soffra di dolori come crampi, bruciori e altri dolori dovuti ad un’infiammazione intestinale, gli esperti consigliano di seguire una dieta in bianco per qualche giorno.
Sono infatti assolutamente da evitare cibi fritti, grassi o particolarmente difficili da digerire, che sono i principali responsabili di questi disturbi, ma anche gli insaccati, che sono ricchi di sale, e tutti quei cibi con un alto tasso di acidità, come i pomodori.
Dal momento che verdure e legumi sono importanti per il corretto funzionamento del nostro organismo, ma sono difficili da assimilare per l’intestino, si potrebbe pensare di consumarli in modo alternativo: i legumi ad esempio possono essere consumati decorticati o ridotti in poltiglia dallo schiacciapatate. Per quanto riguarda gli ortaggi invece, è possibile optare per quelli con una foglia più piccola, come il finocchio o il songino, in modo da facilitare la digestione delle fibre all’intestino.