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Pancia in Forma

Disbiosi intestinale: cos’è e come gestirla

L’intestino svolge un ruolo chiave nel trattamento con il farmaco del diabete

Cos’è la disbiosi intestinale

La disbiosi intestinale è una condizione di squilibrio microbico e si verifica quando i “batteri cattivi” presenti nell’intestino superano i “batteri buoni”.

Il microbioma, ovvero l’insieme di batteri che convivono nel nostro organismo e in particolare nell’intestino, è direttamente collegato con il nostro sistema immunitario.

Quando il suo equilibrio si altera si parla di disbiosi intestinale, un disturbo che può essere causato anche da una cattiva alimentazione ed è correlato a malattie infiammatorie croniche, come il “Colon Irritabile”, e il “Morbo di Chron”, ma anche obesità, tumori e colite.

I sintomi più comuni in caso di disbiosi intestinale sono: senso di gonfiore, cattiva digestione, acidità di stomaco, dolori addominali, diarrea o stitichezza e meteorismo.  

Un disturbo facilmente risolvibile

La disbiosi intestinale è una condizione che si può risolvere facilmente seguendo una corretta alimentazione, facendo ogni giorno almeno mezz’ora di esercizio aerobico come camminare, nuotare o andare in bicicletta e assumendo fermenti lattici.

Ecco alcuni suggerimenti pratici da seguire quando ci si mette a tavola:

  • fare porzioni equilibrate e non eccessive,
  • non abbinare carboidrati e proteine. Meglio consumare i carboidrati a pranzo e le proteine alla sera,
  • accompagnare ogni pasto con un contorno di verdure,
  • mangiare la frutta lontano dai pasti,
  • masticare bene e a lungo.

Noi siamo quello che mangiamo 

Come sosteneva già a metà del 1800 il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach “noi siamo quello che mangiamo”. Mangiare bene, o meglio “nutrirsi bene”, scegliendo con cura gli alimenti è la migliore cosa che possiamo fare per mantenerci in buona salute. Ma nella nostra dieta quali sono quindi gli alimenti che non devono mancare e quelli da eliminare?

Alimenti che possono causare disbiosi

Ecco alcuni alimenti che sarebbe meglio evitare:

  • cibi lievitati
  • formaggi freschi
  • insaccati
  • tutti i legumi
  • alcool e super alcolici
  • zuccheri in eccesso compreso il miele e lo sciroppo d’acero
  • bevande gassate, esclusa l’acqua
  • alimenti confezionati in lattina
  • carne e pesce affumicati
  • frutta secca
  • troppi caffè

Cibi consigliati

Poiché come anticipato nella disbiosi intestinale il nostro intestino ha carenza di batteri buoni è importante integrarli con una corretta alimentazione inserendo nella nostra dieta alimenti ricchi di probiotici. 

  • verdure, escluse quelle a foglia larga come cicoria e spinaci,
  • frutta, sempre lontano dai pasti,
  • carni bianche,
  • pesce fresco,
  • lo yogurt greco naturale,
  • i prodotti derivati dalla soia come il tempeh, di origini indonesiane, simile al tofu e molto ricco di proteine e il miso, condimento utilizzato nella cucina giapponese,
  • il kimchi, piatto della cucina coreana a base di cavolo cinese fermentato e altri ortaggi.

Altre sostanze che nutrono il nostro microbiota intestinale e contrastano la crescita dei “batteri cattivi” sono i prebiotici che possono essere assunti con il consumo di asparagi, cipolle, aglio, mele,  banane, orzo, crusca d’avena, cereali integrali, semi di lino, verdure, fagioli e lenticchie

Talvolta questi alimenti possono avere l’effetto collaterale di causare gonfiore addominale, in tal caso è sufficiente ridurne il consumo.

Può capitare tuttavia che uno stile di vita sano non sia sufficiente a risolvere il problema della disbiosi intestinale; in questi casi si può pensare di assumere degli integratori alimentari di fermenti lattici.

Fonti:

https://guna.com/it/guna-lifestyle/disbiosi-intestinale/

https://www.minervamedica.it/en/journals/minerva-Ophthalmology/article.php?cod=R12Y2016N02A0031

https://www.humanitas-care.it/malattie/disbiosi-intestinale/#:~:text=La%20disbiosi%20intestinale%20%C3%A8%20una,che%20ne%20provocano%20l’irritazione

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