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Intestino sano nei bambini: l’importanza dei primi due anni di vita

Intestino sano nei bambini: l’importanza dei primi due anni di vita

Nei primi due anni e mezzo di vita, un bambino determina la composizione dei suoi batteri intestinali. Negli anni successivi i cambiamenti saranno minimi.

Ecco ciò che è emerso dallo studio, pubblicato sulla rivista Nature, che ha coinvolto  l’Università di Newcastle, nel Regno Unito,

Si tratta di uno dei più grandi studi clinici sul microbioma nei bambini effettuato fino ad oggi.

Come si sviluppa il microbioma dei più piccoli? Lo studio

Gli scienziati hanno utilizzato il sequenziamento genetico con lo scopo di analizzare 12.500 campioni di feci, raccolte mensilmente, di 903 bambini di età compresa tra 3 e 46 mesi.

La composizione e la diversità del microbioma sono cambiate nel tempo in tre fasi distinte:

  • di sviluppo (3-14 mesi),
  • di transizione (15-30 mesi)
  • di stabilizzazione (da 31 mesi in poi).

Il Dottor Joseph Petrosino, direttore del Centro Alkek e capogruppo dello studio sul microbioma dichiara: “Sappiamo che nelle prime due fasi ci sono stati i cambiamenti più rilevanti del microbioma. Successivamente le variazioni sono state limitate”.

Come si modificano i batteri intestinali? I cambiamenti sono legati all’alimentazione?

È stato inoltre osservato che il Bifidobacterium, batterio abbondante nel latte materno con potenziali proprietà terapeutiche, si riduce rapidamente dopo l’interruzione dell’allattamento al seno.

Viene infatti sostituito dai batteri Firmicutes dopo lo svezzamento. La comparsa di questi batteri è avvenuta molto più rapidamente di quanto si aspettassero gli esperti.

È probabile, secondo il dottor Christopher Stewart, dell’Istituto di medicina cellulare dell’Università di Newcastle che ha co-diretto la ricerca, che questo rapido ricambio avvenga in risposta alle nuove fonti alimentari.

“Sorprendentemente, da questo punto in poi, il microbioma progredisce rapidamente verso la stabilità, dove i batteri nell’intestino potrebbero rimanere tali per il resto della vita“.

Lo scopo della ricerca: nel futuro

Si spera che questa ricerca possa consentire una maggiore comprensione di ciò che può essere fatto per produrre gli stessi benefici dell’allattamento al seno quando il latte materno non è disponibile.

Il latte materno e i batteri intestinali buoni nei bambini

La ricerca ha inoltre rafforzato l’importante ruolo svolto dall’allattamento al seno per fornire batteri intestinali buoni ai bambini durante le prime fasi della loro vita.

Il latte materno infatti, sin dai primi giorni di vita, influenza in modo positivo la composizione della flora batterica intestinale del neonato (microbioma intestinale) aumentandone la biodiversità (ovvero la capacità di aver più batteri “specializzati” a fare cose diverse) e promuovendo il corretto sviluppo delle sue difese immunitarie.

Questo risultati sono stati confermati anche dallo studio condotto dai ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, pubblicato sulla rivista Frontiers in Microbiology del gruppo Nature.

Fonti:
https://www.ncl.ac.uk/press/articles/latest/2018/10/healthygut/
https://www.nature.com/articles/s41586-018-0617-x
http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_bambini/medicina/2018/10/25/nei-primi-25-anni-di-vita-il-futuro-dei-batteri-intestinali_83c65dc6-47f5-406d-bdb4-1fff5b5676d5.html

Credit photo:Baby image created by Freepik

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