I batteri e altri microrganismi presenti nel nostro intestino sono collegati a dozzine di condizioni tra cui ipertensione, lipidi nel sangue alti e indice di massa corporea (IMC) .
Un nuovo studio infatti ha esaminato, per la prima volta, più malattie rivelando la sconcertante misura in cui il microbioma possa influenzare lo sviluppo di queste patologie.
I ricercatori hanno scoperto che livelli più elevati di undici batteri (stimati dai dati genetici) erano associati allo sviluppo di oltre 28 malattie o abitudini, tra cui:
- la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO),
- l’atopia (una tendenza genetica a sviluppare malattie allergiche come l’asma e l’eczema),
- la frequenza dell’assunzione di alcol,
- l’ipertensione,
- i lipidi nel sangue
- l’indice di massa corporea.
Per fare un esempio, livelli più elevati del genere Ruminococcus erano collegati a un aumento del rischio di ipertensione.
Legame tra microbioma e alcol
Per quanto riguarda il consumo di alcol, il dottor Groot, autore dello studio, ha affermato: “Ciò che mangiamo e beviamo è collegato al contenuto di microbiota, quindi abbiamo studiato i legami con carne, caffeina e alcol. Abbiamo osservato una relazione tra i livelli elevati di Methanobacterium e l’abuso di alcol“.
Conclusioni
Il microbiota e le sostanze che producono (chiamate metaboliti) forniscono collegamenti tra numerose malattie e condizioni. I risultati di questa ricerca possono aiutare a identificare percorsi comuni ma soprattutto si ha avuto l’ennesima conferma che il microbiota intestinale ha un ruolo importante nel mantenimento della salute e potrebbe aiutare a sviluppare nuovi trattamenti.