Il Kombucha, bevanda simile al sidro di mele, è noto per le sue proprietà disintossicanti ed energizzanti, oltre ad essere un valido alleato per il benessere intestinale.
Kombucha, quali sono le origini?
Antica bevanda, originariamente consumata in Cina, ha proprietà disintossicanti ed energizzanti. Con l’espansione delle rotte commerciali, il Kombucha si è fatto strada in Russia e, successivamente, in altre aree dell’Europa orientale.
Com’è fatto?
Il Kombucha nasce dalla fermentazione del tè verde o nero, con una colonia simbiotica di batteri che producono acido acetico (Acetobacter) e di lievito, e prende il nome di SCOBY (Symbiotic Colony of Bacteria and Yeast – colonia simbiotica di batteri e lievito): coltura di Kombucha.
Il sapore del Kombucha cambia durante la fermentazione: da un sapore frizzante piacevolmente fruttato e aspro ad un leggero sapore di aceto.
Il processo di fermentazione
Il processo di fermentazione è importante, poiché lo SCOBY trasforma i polifenoli – composti normalmente presenti in tè, frutta e verdura – in altri composti organici. Questo aumenta l’acidità, che impedisce la crescita di altri microrganismi. Sarebbero proprio questi nuovi composti organici a fornire ulteriori benefici per la salute, oltre a quelli già presenti nel tè verde o nero. |
Kombucha: la bevanda amica dell’intestino
Gli alimenti leggermente fermentati, come il Kombucha, contengono batteri sani che aiutano a colonizzare l’intestino, migliorando una serie di funzioni corporee quali umore, livelli di stress, peso e appetito.
Avere una flora intestinale equilibrata è, dunque, fondamentale per la salute.
Per ottenere benefici a lungo termine da questi alimenti contenenti batteri vivi, noti come probiotici, la ricerca attuale suggerisce una loro integrazione continua, che tenga conto del regime alimentare e dello stile di vita seguiti.
I probioticiI probiotici sono “microrganismi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo”, come anche afferma il documento ”Linee Guida su probiotici e prebiotici” del Ministero della Salute – Revisione Maggio 2013. |