La stipsi è uno dei disturbi gastrointestinali più diffusi. Vediamo sintomi, cause e quando sono indicati o meno i lassativi.
Cos’è la stipsi e quante persone ne soffrono?
La stipsi (o stitichezza) è uno dei disturbi gastrointestinali più diffusi. Si tratta del disturbo della defecazione consistente nella difficoltà obiettivamente osservabile e/o soggettivamente percepita a svuotare in tutto o in parte l’intestino espellendone le feci.
Colpisce circa il 20% degli italiani adulti, per lo più anziani e donne. Interessa tuttavia anche uomini e bambini.
Quali sono i sintomi della stitichezza?
La stipsi è da considerarsi un sintomo di qualche altro disturbo e non una malattia vera e propria.
Tra i principali ricordiamo:
- Meno di tre movimenti intestinali a settimana.
- Feci dure, secche e di difficile espulsione.
- Dolori addominali.
- Sentire un blocco nel retto che impedisce i movimenti.
- Sentirsi come se non ci si svuotasse completamente.
- Bisogno di aiuto per defecare, come premere con le mani sull’addome.
La costipazione può essere considerata cronica se si sono verificati due o più di questi sintomi negli ultimi tre mesi.
Quali sono le cause?
Tra le frequenti si trovano:
- carenza di fibre nella dieta
- alimentazione ricca di carboidrati raffinati, grassi e proteine animali
- poca o nulla attività fisica
- abuso di farmaci antibiotici, anti-acidi, anti-depressivi
- abuso o scarsa tolleranza al latte
- cambiamenti nella vita o nella routine quotidiana (come gravidanza, viaggi)
- abuso di lassativi farmacologici
- abuso di alcolici e sostanze nervine (caffè, tè, cola)
- stress
- disidratazione
-
malattie al colon o al retto.
Stipsi e lassativi: quando sono indicati e quando no?
Quando, nonostante i cambiamenti all’alimentazione e allo stile di vita, non vi sono miglioramenti sulle proprie condizioni intestinali, si ricorre alla terapia farmacologica. I farmaci utilizzati sono:
- sostanze che aumentano il volume delle feci,
- osmotici e purganti salini,
- emollienti, lubrificanti e prodotti stimolanti.
È tuttavia importante non abusare con i lassativi in quanto possono, tra gli altri, causare crampi, coliche addominali e perturbare l’assorbimento di vitamine e minerali nell’intestino.
Inoltre non devono essere usati in caso di malattie infiammatorie gastrointestinali, come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, o durante la gravidanza.
Stipsi negli anziani e durante la gravidanza: come trattarli?
Anche in questo caso è importante partire modificando dieta, e quindi aumentano l’apporto di liquidi e di fibre. Nel caso degli anziani sono più indicati i lassativi stimolanti, mentre in gravidanza qualsiasi tipo di farmaco deve essere evitato o utilizzato con estrema cautela.
Alcuni suggerimenti
Ci sono diversi fattori che possono aiutarci contro il problema della stitichezza.
- Le fibre. Si trovano nella frutta, nella verdura e nei cereali. Le fibre solubili si sciolgono facilmente nell’acqua e nell’intestino assumono una consistenza morbida e gelatinosa. Le fibre insolubili attraversano l’intestino rimanendo pressoché inalterate (dose suggerita di fibre giornaliera per un individuo adulto 20-30 g); le maggiori fonti di fibra vegetale sono frutta, verdura , crusca, legumi, cereali integrali. Tra gli integratori naturali di fibre troviamo i semi di lino, lo psillio, la malva , che a contatto con i liquidi presenti a livello intestinale formano delle mucillagini che ammorbidiscono le feci e ne favoriscono l’evacuazione.
- Acqua. I liquidi fanno sì che le feci presenti nel colon siano più fluide e abbiano una massa maggiore, e quindi si ammorbidiscano e siano più facili da espellere. Chi ha problemi di stipsi dovrebbe quindi provare a bere di più ogni giorno (almeno 2 litri al giorno).
- Attività fisica. Una moderata attività fisica (anche solo 30 minuti di camminata veloce al giorno) aiuta a migliorare la peristalsi intestinale.
Approfondimenti:
Tema Farmacia – Luglio 2018.